FUTURIS(SI)MO Alla maniera di Ivo Pannaggi

Dal 30 giugno al 4 agosto 2018, la Pinacoteca Comunale di Ripe San Ginesio (MC) ospita la mostra Ivo Pannaggi. Caricature e ritratti, a cura di Roberto Cresti, Sandra Paccamiccio, Marco Pannaggi e Gabriele Porfiri. La rassegna celebra la poliedrica e irregolare figura di Ivo Pannaggi, conosciuto soprattutto come pittore e architetto, attraverso l’attività da questi svolta nel campo della caricatura, linguaggio privilegiato per cogliere e apprezzare l’ironia che scorre (ora quale veleno, ora quale antidoto) nel complesso della sua vasta e articolata produzione.

Ivo Pannaggi (Macerata, 1901 – 1981) avvia giovanissimo la propria carriera artistica presentando, nel 1919, due dipinti presso la Casa d’Arte Bragaglia di Roma. Guadagnatosi la stima di Marinetti e Balla, inizia subito a partecipare con successo a numerose rassegne futuriste internazionali, e a collaborare, come scenografo, al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, e, come grafico e pubblicitario, ad importanti riviste italiane. Mentre è ancora studente della Facoltà di Architettura di Roma, scrive, nel 1922, con Vinicio Paladini, il Manifesto dell’Arte Meccanica Futurista, e, nel 1925-26, progetta l’arredamento di quattro ambienti di Casa Zampini a Esanatoglia (MC). Entrato in contatto con Walter Gropius, dal 1927 al 1933 (anno in cui la polizia politica decreta la chiusura dell’istituto) frequenta i corsi del Bauhaus. Dalla seconda metà degli anni ’30, intraprende una lunga serie di viaggi che lo porteranno dalla Lapponia ai due circoli polari, quindi in Sudamerica e in Africa. Dopo una breve parentesi berlinese, come corrispondente di guerra per giornali italiani, nel 1942, assieme alla compagna Nini Daae Meinich (divenuta sua moglie nel ’39), si stabilisce in Norvegia. Qui si dedica alla pittura, all’architettura e al design, fino alla metà degli anni ’70, quando decide di fare ritorno alla natia Macerata, dove morirà in una casa di riposo nel 1981.

La mostra pone in evidenza la straordinaria disinvoltura dell’artista marchigiano nel rifondere e, spesso, confondere i poli opposti di ideale e reale, saggiando, come suggerisce uno dei curatori, Roberto Cresti, «la scatola di montaggio delle Avanguardie in tutte le possibilità, ma con uno scetticismo e un disincanto radicali». Ne risulta un’originalissima sintesi fra vita e geometria, uomo e macchina, che, pur conservando temi e stilemi di matrice futurista, del Futurismo finisce il più delle volte per costituire una sorta di raffinata caricatura.

Tra le opere esposte, assieme a una consistente selezione di materiali (in alcuni casi inediti) provenienti da musei e collezioni private, figurano anche alcuni dipinti, tra cui il celebre Il ratto d’Europa (1963-’68). Il percorso espositivo comprende, inoltre, una piccola sezione dedicata alle opere di Giovanni Fresco, considerato dallo stesso Pannaggi suo maestro nell’arte della caricatura, e di Mario Buldorini, futurista maceratese, grafico pubblicitario, disegnatore, arredatore, che di Pannaggi ha realizzato un grande ritratto-caricatura in polistirolo.

I. Pannaggi, Il ratto di Europa

Ivo Pannaggi. Caricature e ritratti

(30 giugno – 4 agosto 2018)

Pinacoteca Comunale

Via Dante Alighieri 24, Ripe San Ginesio

Giovedì – Domenica 18.00 – 20.00

Negli altri orari visita su prenotazione: 0733-500102

www.borgofuturo.net

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