MACERATA – Nelle Marche apre la mostra su Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556), pittore inquieto, anticonformista, avverso al facile successo da trovarsi spesso emarginato e senza un soldo, ma geniale, prolifico, ritrattista eccelso e rivoluzionario.
Dopo il Prado di Madrid, e in attesa della National Gallery di Londra a novembre, Lotto, tra i più grandi pittori rinascimentali, con le sue opere sarà presente in una mostra a Macerata con un’esposizione di tutti i suoi grandi capolavori.
E dopo Macerata si muoverà in altri 8 siti della regione, tra Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Urbino e Recanati dove Lotto immortalò il più dolente Cristo deposto, volutamente nel loro contesto.
Veneziano di nascita, Lotto ha lasciato la sua traccia in tanti luoghi del nord e del centro-italia, a cominciare proprio dalle Marche, dove tornò più volte trascorrendo periodi pieni di ispirazione e felici, tanto che proprio a Loreto decise di finire la sua vita ed essere sepolto.
Una splendida esposizione «volutamente di ricerca», spiega il curatore Enrico Maria Dal Pozzolo in un territorio che «è già il più grande museo Lotto al mondo, con oltre il 15% della sua produzione», e che come definisce l’assessore alla cultura della Regione, Moreno Pieroni, «è la più grande mostra dedicata a Lotto dopo quella alle Scuderie del Quirinale».
Questo straordinario evento punta alla “destagionalizzazione del turismo”, ma soprattutto vuole lanciare un messaggio forte, e cioè che la cultura è un grande volano per promuovere il territorio, e che le Marche siano solo la zona del sisma.
La mostra che si tiene nella città marchigiana si intitola Lorenzo Lotto Il Richiamo delle Marche: comincia il 19 ottobre (e termina il 20 febbraio) a Palazzo Buonaccorsi e inaugura contemporaneamente a un’esposizione dedicata ai ritratti dell’artista che si è tenuta al Prado di Madrid e che arriverà alla National Gallery di Londra il prossimo novembre.
Promossa dalla Regione Marche con il Comune di Macerata, e curata da un gruppo di esperti coordinati da Enrico Maria Dal Pozzolo, è una mostra evento, che in un solo luogo riunisce per la prima volta le opere di Lotto create per il territorio e ispirate dalla sua bellezza e poi disperse nel mondo, tra collezioni private e dei più grandi musei nazionali.
Tra le più attese la Venere adornata dalla Grazie di collezione privata rimasta all’oscuro per 70 anni, il San Cristoforo e il San Sebastiano (due pannelli di un polittico disperso che Lotto aveva realizzato per la Chiesa di Castelplanio, Jesi) custoditi nella Gemaldegalerie della Staatliche Museen di Berlino, il Cristo conduce gli apostoli al Monte Tabor dall’Ermitage di San Pietroburgo, il grande affresco staccato e montato su tela del San Vicenzo Ferrer in Gloria non visibile ormai da tempo, a causa del sisma che ha reso inagibile la Chiesa di San Domenico a Recanati dove era conservato. Insieme a suoi dipinti, disegni di sua mano, a completare l’esposizione anche opere grafiche di grandi autori come Dürer e Mantegna da cui Lorenzo trasse ispirazione, e contenuti multimediali, manoscritti, mappe che contestualizzano la sua operosità nelle Marche dando un assaggio delle meraviglie lottesche che custodiscono.
Non una semplice mostra di una città, ma di un territorio che ha voglia di rialzarsi e guardare al mondo.