“Il nuovo campo di battaglia si chiama mercato libero, lo spread è l’ultimatum. Organizzazioni sovranazionali fungono da quartier generale, le banche speculative come droni individuano il bersaglio ed in maniera invisibile lo colpiscono seminando morte e distruzione. Non ci sono soldati che in mimetica si aggirano in fangosi campi ma colletti bianchi che in abiti scuri si riuniscono in hotel di lusso e nelle sfarzose sedi dei potentati finanziari e delle multinazionali. L’esproprio militare diventa cessione di sovranità, il racket imposto alle colonie viene ora chiamato fondo salva-Stati. L’invasore diventa il supervisore, l’occupazione diventa commissariamento. I salotti televisivi diventano le piazze dove esporre il nemico a testa in giù.”
È la nuova guerra, quella in versione 2.0, quella economico-finanziaria che da anni sta mettendo in ginocchio la nostra società, e ci sta rendendo sempre più poveri, più terrorizzati, più sfiduciati.
Rispetto alla guerra classica, qui non abbiamo più un nemico ben visibile contro cui combattere, ma sono occulti, stanno in mezzo a noi, e spesso si presentano pure come potenziali nostri salvatori; salvo poi salvare gli interessi di chi ce li ha mandati, e non certamente i nostri!
E della tradizionale guerra, cosa resta, invece? “La volontà di conquistare un Paese seminando povertà e distruzione ed il disprezzo verso i popoli e la vita altrui per la brama di potere.” Perché “un popolo che non capisce che gli è stata dichiarata guerra è un popolo che non si difende, che non si organizza, che non si riscatta.”
Ci potranno raccontare questa guerra con pesanti saggi scientifici e tecnici, che non ci consentirebbero comunque di comprendere appieno la gravità degli eventi; o potranno non raccontarcela proprio, edulcorando la realtà e falsificando le notizie, per darci così, una parvenza di finta tranquillità.
Ma c’è anche una terza via, quella scelta dal giornalista e blogger Francesco Amodeo, di raccontarla in modo semplice e chiaro, affinché la comprensione, per tutti, sia la più efficace possibile, perché la gravità del momento non ci consente più di non capire ciò che sta accadendo intorno a noi.
E lo fa con un interessante saggio dal titolo molto eloquente: ‘La Matrix europea’, per Edizioni Sì.
Un saggio che ‘gioca’ proprio con la metafora della pillola rossa/pillola blu, del celebre film americano, per indicarci le due possibili verità: quella del mainstream, rassicurante, edulcorata, falsa, e quella che vorrebbero, invece, nasconderci, quella più occulta, quella che spaventerebbe e ci indurrebbe a più serie riflessioni.
Amodeo ce le presenta entrambe, pillola blu e pillola rossa, lasciando al lettore la possibilità di scegliere quale delle due poi, prendere, quali delle due verità accettare e quale rifiutare. Ma almeno, comunque non si potrà più dire di non sapere, di non aver capito, di non aver
compreso, perché Morpheus-Amodeo, le ha spiegate in modo chiaro, crudo e duro, affinché tutto ci sia finalmente più che evidente, oltre ogni apparenza.
E ‘Matrix europea’ è proprio il saggio che ci mancava terribilmente, per leggere in modo comprensivo la realtà che ci circonda; chiaro, esaustivo, dalla scrittura fresca, ma allo stesso tempo avvincente, capace di catturare l’attenzione del lettore, nonostante gli argomenti piuttosto ostici, e di aiutarlo nella piena comprensione, perché Francesco Amodeo, non inventa nulla, né esagera, alterando i fatti, ma poggia i suoi ragionamenti su solide basi, costruite da documenti pubblici, interviste e fatti di cronaca, tutti facilmente verificabili.
Il saggio scritto da Amodeo non è neanche il classico racconto complottista, quello ‘acchiappa-lettori’, che fa leva su presunti segreti sconvolgenti che vengono rivelati, mescolando insieme nomi evocativi come potere e massoneria, società segrete e verità occulte, ma un racconto sincero e leale, basato su dati verificabili e verificati dallo stesso autore, e con la straordinaria possibilità, per il lettore, di scegliersi in cosa credere, quale pillola prendere.
“Non userò i termini propri di quelle che vengono definite, spesso in maniera strumentale, teorie del complotto. Non userò la parola massoneria, che ha troppe sfaccettature, né il termine occulto, non farò né illazioni né supposizioni. L’arroganza del potere di questi personaggi ha fatto sì, che essi lasciassero ben visibili e palesi le tracce e le prove di quello che può essere considerato il più subdolo piano di conquista contro i popoli e gli Stati. Nel corso del libro vi fornirò, invece, una doppia versione dei fatti. Quella ufficiale, ma troppo spesso falsa (pillola azzurra) e quella reale ma completamente censurata (pillola rossa) lasciando a voi la scelta.”
Gli argomenti principali del saggio di Amodeo? Sono scritti nel sottotitolo del testo pubblicato: ‘Organizzazioni elitarie hanno dichiarato guerra ai popoli e alle democrazie. L’Unione Europea è il loro quartier generale. L’Euro la loro arma. Il piano di conquista degli uomini di Bilderberg in Italia”.
È l’esistenza di gruppi e organizzazioni che stanno portando avanti specifici interessi della propria categoria, anche ai danni della collettività, “seguendo la spietata logica del profitto.”
Sono gruppi e organizzazioni che, ancora oggi, vanno a braccetto con il potere democratico, e con le Istituzioni, e lo influenzano, “grazie ai loro fedeli rappresentanti che ricoprono ruoli ai vertici delle maggiori istituzioni politiche, economiche e sociali dei Paesi che intendono silenziosamente conquistare.”
Francesco Amodeo ci prende per mano e ci conduce, così, in questo orribile – per tutti noi, ovviamente – viaggio di perdizione, nell’inferno della nostra società attuale.
Ci mostrerà il gruppo Bilderberg, cos’è, cosa fa, quando si riunisce e perché; ci sarà la verità ufficiale, quella rassicurante, fornita dal mainstream, e le tante ‘perplessità’ e dubbi che da loro non ci vengono però spiegati.
Infatti, perché questo importante gruppo variegato di potenti si incontra segretamente, e nessuno fornisce un serio resoconto dei loro annuali incontri? Perché se i potenti ‘ufficiali’ si incontrano per un G7 o un G8, ci sono sempre cronisti pronti a rivelare ogni minimo dettaglio, e manifestanti pronti a sbandierare fieramente la propria opposizione, mentre se si incontra il gruppo Bilderberg, tutto finisce sotto traccia, passando in secondo piano, manco fosse un torneo di bridge?