Torna il Festival della Gastronomia a Roma, manifestazione che oltre a celebrare l’enogastronomia italiana porta alla ribalta i giovani professionisti del settore premiando i cuochi emergenti, i giovani pizzaioli e i miglior i giovani professionisti del servizio d’Italia. Come tradizione vuole, si parte il 27 ottobre con la gara tra CHEF EMERGENTI, competizione attesa e seguita da tanti appassionati, riservate ai cuochi e ai giovani pizzaioli under 30, con le selezioni del Centro e del Sud e le Finali Nazionali. Il premio Miglior Emergente Chef d’Italia 2018, premio che da oltre 15 anni proclama il miglior giovane chef professionista italiano tra una rosa di candidati selezionati da Luigi Cremona, noto critico enogastronomico e da un team di esperti, vede quest’anno 12 giovani chef in gara per il Centro Italia tra cui ALBERTO ESTERINI, Sous Chef del Magnolia Restaurant e ALESSANDRO CAPUTO, Sous Chef del Giuda Ballerino che si racconteranno attraverso i loro piatti sfidando gli altri Chef tra ricette creative, profumi, sapori e gare con mistery box.
L’appuntamento è per sabato 27 ottobre alle ore 15,00 (Esterini) e alle 19,00 (Caputo) per vederli così all’opera! I vincitori della selezione del Centro (saranno due) si uniranno ai due migliori classificati del Sud Italia e ai due del Nord per una finale di grande emozione!
Officine Farneto dal 27 al 30 ottobre 2018
Via dei Monti della Farnesina 77
ORARI – sabato 27 e domenica 28 ottobre 12,00-23,00 / lunedì 29 e martedì 30 ottobre 10,00-17,00
Free Entry
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Roma, ottobre 2018 – Organizzata presso le Officine Farneto di Roma, Il Festival della Gastrnomia è una manifestazione di quattro giorni che coniuga il tema della gara con intrattenimenti legati al mondo del cibo e del gusto declinati nei diversi linguaggi. Gli Eventi principali del festival della Gastronomia saranno il Premio Miglior Emergente Chef d’Italia, selezione del Centro, selezione del Sud e Finalissima (Sabato 27 e domenica 28 dalle 13.00 alle 22.00 e lunedì 29 e martedì 30 dalle 10.00 alle 17.00), il Premio Miglior Emergente Pizza Chef d’Italia, selezione del Centro, selezione del Sud e Finalissima (Sabato 27 e domenica 28 dalle 13.00 alle 22.00 e lunedì 29 dalle 10.00 alle 17.00.), la Premiazione dei Ristoranti e degli Alberghi della Guida Touring Club italiano (Lunedì 29 e martedì 30 dalle ore 10.00 alle 17.00) e la Finalissima di Emergente Sala (Martedì 30 dalle 10.00 alle 17.00 presso la Sala Conferenze).
Come sempre sarà presente il Touring Club Italiano per la presentazione in anteprima dell’edizione 2019 della guida Alberghi & Ristoranti d’Italia, un evento che richiama centinaia di operatori, albergatori, ristoratori. Le novità di questa edizione saranno la giornata delle Migliori Botteghe della Capitale con la premiazione distinta per settore di attività, e l’inedito evento collaterale dedicato al mondo del Barbecue che vedrà la corte delle Officine Farneto trasformarsi in un goloso spettacolo di griglie fumanti.
TRA GLI CHEF RIVELAZIONE DI QUEST’ANNO ECCO TRA I PROTAGONISTI DEL CONTEST DUE PROMETTENTI CUOCHI: ALBERTO ESTERINI E ALESSANDRO CAPUTO, UN ROMANO ED UN PALERMITANO, CHE VANTANO DUE STORIE COMPLETAMENTE DIVERSE, DUE CARATTERI DIFFERENTI MA CHE SONO ACCOMUNCATI DA UNA PASSIONE FORTE E DALLA GRANDE VOGLIA DI RACCONTARE COS’È PER LORO LA CUCINA.
Alberto Esterini è il Sous Chef del Magnolia Restaurant, del Grand Hotel Via Veneto: il suo obiettivo è quello di guidare, un giorno una cucina tutta sua. Una vita non facile lo ha portato verso la cucina e verso la decisione, dopo il liceo, di frequentare i corsi professionali di una nota scuola di formazione della capitale per assecondare la sua voglia di avere “le mani in pasta”: “mia madre mi ripeteva spesso che a mio fratello ha dato la testa – sorride Alberto – ma a me ha dato le mani, e che mani!”
Dopo i corsi, ha fatto il suo primo stage lavorativo presso La Pergola a Roma, con lo Chef Heinz Beck dove ha imparato cosa vuol dire la parola “sacrificio”: è un’esperienza che ricorda dura ma formativa, avendogli reso chiaro il suo amore per la cucina. Di grande importanza per la sua carriera sono stati lo Chef Andrea Fusco, con il quale ha avuto la fortuna di lavorare al Ristorante Giuda Ballerino, la lunga esperienza londinese tra ristoranti stellati di fama mondiale e, infine, lo Chef Franco Madama con cui tutt’ora collabora e grazie al quale sta completando la sua formazione. Infatti grazie a lui, oltre che sapere di tecnica, si è concentrato sulla composizione artistica e stilistica del piatto, arrivando a comprendere quanto sia vero che la bellezza, oltre che la bontà, vuole la sua parte, sempre. Alberto se potesse avere un potere magico sarebbe quello di poter riuscire a riprodurre tutti i sapori, gli odori e i colori che ha sperimentato nella sua vita e quando parla del suo lavoro in cucina si ritiene completamento soddisfatto della scelta fatta da ragazzo: “Ho la fortuna di fare un lavoro che dona grandi sensazioni, dove lo sforzo è spesso ripagato con gli interessi. Anche la selezione per questo concorso è motivo di grande orgoglio per me”. Con queste premesse, il suo motto non poteva che essere: “Per aspera ad astra”.
Alessandro Caputo, palermitano, classe 1989, dopo alcune esperienze lavorative nella sua Sicilia, parte giovanissimo per Londra dove rimane per alcuni anni. Qui lavora in vari ristoranti come capo partita ma la sua sete di conoscenza lo porta prima a entrare al The Fat Duck di Heston Blumenthal e poi al Le Gavroche di Michel Roux Jr, 2* Michelin dove comprende la durezza militare di una brigata di stampo francese, in cui il lavoro senza sosta è l’unica strada possibile. “ci dicevano che, finita la linea, si sarebbe stati liberi dalle incombenze: il punto è che non si riusciva mai a finire, si rimaneva in cucina per 15/16 ore al giorno senza interruzioni. La determinazione che mi è nata nonostante tutte le difficoltà mi ha fatto comprendere che avevo ben scelto la mia strada.” Decide poi che è ora di rientrare in Italia: manda il suo curriculum a Massimiliano Alajmo, 3* Michelin, e viene assunto per essere secondo chef al Caffè Quadri a Venezia. Qui, lavora fianco a fianco con il talento senza discussioni di uno chef che tra i più grandi innovatori italiani della cucina e capisce che il lavoro è ancora più efficace se gestito come una vera squadra. Ma al cuor non si comanda, e il desiderio di avvicinarsi alla sua fidanzata lo spinge a voler procedere ancora verso Sud, verso Roma. Così arriva al ristorante Giuda Ballerino nella splendida cornice dell’Hotel Sina Bernini Bristol ove viene assunto come sous chef di Andrea Fusco. Qui porta avanti un cammino di crescita che lo vede sempre più coinvolto nella gestione della brigata e nella costruzione dei nuovi piatti, coinvolto pienamente dallo chef nel processo creativo. Nei suoi piatti porta tecnica ma anche ricordi e tanta freschezza.