Massimo Luccioli con una ricerca da sempre centrata sull’indissolubile legame tra segno e materia, espone alla Galleria Comunale d’Arte della Molinella di Faenza due cicli di opere a prima lettura distanti per materia e tecnica, ma vicine per implicazioni poetiche: pannelli in terracotta dai piani e superfici stratificati e grandi carte dalla materia pittorica rarefatta e incorporea.
La mostra curata da Lorenzo Fiorucci è un itinerario profondo e maturo che trasfigura la materia in segno e viceversa. Le superfici vestite di fumo, i grumi di segni, gli addensamenti materici dei pannelli di terracotta, trasmutano negli aloni, nella caligine, nella materia diradata e impalpabile delle carte e disegni.
Luccioli, protagonista della ceramica italiana, presentando la serie dei disegni a Faenza, capitale della ceramica internazionale, sposta l’attenzione sull’interrogativo metodologico che vede nella scultura l’esito estremo ed ultimo di un’azione complessa e matura.
Lorenzo Fiorucci così scrive in catalogo in merito alle carte di Massimo Luccioli: “Egli conduce l’osservatore verso le profondità della visione facendolo concentrare sul segno grafico come momento centrale per l’elaborazione dell’idea. Il disegno per Luccioli recupera la funzione di strumento storicamente necessario come momento autonomo, decisamente intimo, sperimentale e riflessivo, della genesi dell’opera. Egli si concentra sul dato ideativo, mentale che non è semplicemente quello di studio, ma più propriamente di affinamento costante del pensiero, di costruzione graduale e consolidamento dell’immagine”.
Flaminio Gualdoni indaga lo spazio delle opere e scrive: “… Davvero questo spazio è già luogo, è un dove. Fatto di stratificazioni e trame, di aloni e spessori, di aliti e umori. Con un tono, un carattere che evoca una sorta di sorgivo indistinto, di condizione sorgiva del formarsi”, e ancora “… sempre è in un tessuto complesso e alitante, sempre in una concreta condizione fisiologica che il segnare di Luccioli si dà, complice, come episodio, come avvenire di un possibile …. Sino a farsi toni e caratteri dell’immagine”
Massimo Luccioli
Dal Segno al Frammento | L’Indistinto Spaziale
a cura di Lorenzo Fiorucci
dal 7 al 19 dicembre 2018
inaugurazione venerdì 7 dicembre ore 17.30
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Massimo Luccioli. Dal Segno al Frammento – L’Indistinto Spaziale
Faenza. Galleria Comunale d’Arte Molinella – Voltone della Molinella 2
7/19 dicembre 2018
A cura di: Lorenzo Fiorucci
Catalogo Editoriale Umbra, Foligno
Testi in catalogo: Lorenzo Fiorucci, Flaminio Gualdoni, Massimo Isola, Massimo Luccioli
Allestimento: Ennio Nonni
Progetto grafico: Antonio Picardi
Referenze Fotografiche: Riccardo Pieroni, Manuela Giusto
Orari: Lunedì chiuso
Martedì, Giovedì, Sabato e Domenica 10/12 – !6/19
Mercoledì, Venerdì 16/19
Info: tel. 3338511042, mail. lucciola331@gmail.com