Roma, Teatro Argentina, 19 dicembre 2018, ore 17.00
presentazione del volume di Luciana Libero
Trent’anni di Nuova Drammaturgia a Napoli
pubblicato da apeiron Edizioni Serie Oro | Collana Teatro
ideata e diretta da Anita Curci
Intervengono con l’autrice Giuseppe Rocca, Antonio Audino, Silvana Matarazzo
Letture di brani di Gianfelice Imparato, in scena all’Argentina con “Questi fantasmi”. e di Maria Rosaria Omaggio
Saluti della Direzione Teatro di Roma, di Carolina Rosi per la Fondazione Eduardo De Filippo e di Nino Daniele, Assessore alla Cultura Comune di Napoli
A TRENT’ANNI DAL FORTUNATO LIBRO che segnò la nascita della Nuova Drammaturgia napoletana e la prima pubblicazione dei testi di Manlio Santanelli, Annibale Ruccello, Enzo Moscato, torna il Dopo Eduardo di Luciana Libero con una seconda antologia di testi e di riflessione critica sul teatro napoletano con opere dei primi e dei nuovi autori.
Con un breve saggio introduttivo, il libro descrive la vicenda della drammaturgia contemporanea napoletana degli ultimi trenta anni, dagli esordi dei primi anni Ottanta di Santanelli, Ruccello, Moscato, Silvestri, alle più recenti sperimentazioni di Fortunato Calvino, Massimo Andrei, Mario Gelardi, Davide Iodice. Il nuovo corso che si avviò con Uscita di emergenza, con la ricerca sulla lingua e sul dialetto, le relazioni di contiguità e negazione con l’opera di Viviani, Eduardo, De Simone e che raggiunse il suo culmine con Ferdinando di Ruccello, trova nuova linfa negli affreschi malavitosi di Calvino, nelle suggestioni favolistiche di Andrei, nell’incanto squarciato dall’orrore di Gelardi; nei movimenti rap di Davide Iodice. Il tutto sullo sfondo delle vicende politiche e culturali della città, dagli anni di Maurizio Valenzi, al dopo terremoto, alla rinascita con Antonio Bassolino, agli anni di Gomorra. L’antologia riunisce sette titoli rappresentativi della produzione drammaturgica degli ultimi decenni, dagli esordi di Santanelli e Moscato, come Uscita di emergenza e Scannasurice, a Saro e la Rosa di Francesco Silvestri, Donne di potere di Fortunato Calvino, L’abito della sposa di Mario Gelardi, Favole del mare di Massimo Andrei, Mal’essere di Davide Iodice; è inoltre arricchita di materiali inediti, una intervista ad Annibale Ruccello, testi su Franco Autiero e di Antonio Neiwiller. Una linea di continuità con quella prima analisi “sotto il Vesuvio” nella quale ritorna la straordinaria capacità di una scrittura di restituire il fascino sontuoso della tradizione e le acute contraddizioni del presente e che continua a portare il teatro napoletano al centro del mondo.
Luciana Libero, giornalista, studiosa e critico teatrale, direttore artistico di iniziative e festival sul teatro contemporaneo in diverse città italiane. Ha promosso gruppi e aree di ricerca, come quella sugli autori del Dopo Eduardo, ha curato saggi e monografie sulla drammaturgia contemporanea e si è occupata di politiche e legislazione dello spettacolo. Tra i suoi ultimi saggi, Il teatro e il suo Sud. Politiche, economia e linguaggi della scena italiana (Bulzoni, 2008). Vive e lavora a Salerno