Coraggio, impegno e determinazione danno l’idea precisa di una donna, Cecilia Strada, che ha fatto dell’impegno umanitario la sua ragione di vita. Volontaria fin da quando era bambina, ha avuto modo di visitare molte zone di conflitto e di toccare con mano la sofferenza delle popolazioni colpite dalle guerre. Oggi come Presidente di Emergency, continua a conservare il suo spirito da volontaria insieme all’entusiasmo e alla convinzione che il mondo può e deve essere più giusto, poiché un mondo senza guerre, è un posto più bello da vivere per tutti. Da suo padre Gino ha ereditato lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione a non arrendersi mai. “Niente è impossibile, basta crederci, soprattutto bisogna provare prima di dire che qualcosa è irrealizzabile. Questo è l’insegnamento più importante che mi ha trasmesso mio padre. Noi con Emergency ne abbiamo fatte di cose che sembravano irrealizzabili.” E le cifre non possono che confermare questo successo. In questi anni Emergency ha curato milioni di persone in tutto il mondo, solo in Afghanistan, ad esempio, sono state curate dal 1999 ad oggi circa 3 milioni di persone e 1.200 afghani lavorano per Emergency, tra cui molti disabili, mutilati di guerra e moltissime donne. Uno degli impegni di Emergency, infatti, è proprio quello di dare un’istruzione e una formazione alle tante, troppe donne che non hanno ancora diritti. Proprio per questo impegno di promozione dei diritti umani, di una cultura di pace e per la sua battaglia contro la discriminazione delle donne è stata assegnato a Cecilia Strada il Premio Nazionale 2012 Gina Lagorio, dedicato a “Una donna nel mondo”. Sono ancora troppe le donne nel mondo che subiscono forme di discriminazione e violenza e una delle più gravi è il non accesso all’istruzione delle bambine, fenomeno ancora purtroppo molto diffuso nel mondo e come amava dire il Premio Nobel recentemente scomparso Rita Levi Montalcini: “Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l’accesso all’istruzione e alla leadership. E’ alle donne infatti che spetta il compito più arduo ma costruttivo, di inventare e gestire la pace”. Proprio per questo Emergency, in un contesto difficile come quello afghano, ha creato un centro di maternità gestito da sole donne, di cui molte del luogo dove ogni giorno nascono 15 bambini. Ma per un obiettivo raggiunto, ci sono però ancora tanti progetti che aspettano di essere realizzati e per il nuovo anno c’è quello della creazione di un centro di eccellenza di chirurgia pediatrica in Uganda e quello di un maggiore impegno anche in Italia e come Cecilia Strada racconta: “Passare tanti anni all’estero e scoprire che anche nel nostro paese ci sono così tante persone bisognose di aiuto non può lasciare indifferenti. Aumentare l’impegno anche in Italia rappresenta un modo per dire grazie a chi ha sempre creduto nostro lavoro permettendoci di curare circa 5 milioni di persone nel mondo.” Cecilia Strada dimostra nei fatti cosa vuole dire credere nelle proprie idee e nei propri principi. Basta non arrendersi mai.
Barbara Gallo