Vilòn Luxury Hotel, il suo Salotto e il ristorante Adelaide.

Il fascino e lo charme raffinato, nel cuore di Roma, racchiuso in questo boutique hotel

C’è una magnifica sorpresa celata nel cuore di Roma, in uno tra i suoi rioni più storici e frequentati, il Campo Marzio, quello per intenderci, di piazza di Spagna e di via Condotti. Qui, celato all’occhio del turista più distratto, si nasconde una vera chicca di bellezza, di lusso e arte, una chicca per soli veri intenditori, per chi cerca il bello autentico e non si sofferma alle più classiche apparenze.

Qui, in via dell’Arancio, una viuzza silenziosa, così lontana dal clamore turistico, si nasconde il Vilòn Luxury Hotel, un 5 Stelle lusso, racchiuso all’interno di uno tra i palazzi più storici della Caput Mundi, Palazzo Borghese, o meglio, in una delle sue cosiddette ‘case annesse’.

Una dimora storica, recuperata da un passato travagliato, dopo un attento, curato ma anche lungo restauro, per riportarla alla sua antica bellezza, trasformandola in questo delizioso boutique hotel di oggi, di grande charme e fascino.

Sito in un palazzotto appartenente alla principesca e potente famiglia Borghese, questo, un tempo, era una delle case di pertinenza della dimora principale della nobile famiglia, spesso dato in locazione. Fu, nel 1841, la principessa Adelaide Borghese de la Roche Foucauld a trasformarlo in un convitto per giovani fanciulle povere, lasciando la sua gestione alle monache francesi dell’ordine delle Figlie della Croce. La nobildonna, di animo gentile e raffinato, e dal cuore generoso, voleva così offrire una opportunità di riscatto a giovani fanciulle nate nell’indigenza, affinché educate al bello, potessero costruirsi, poi, un futuro migliore e più roseo.

Poi i tempi storici e sociali mutarono, il convitto chiuse i battenti e questo signorile palazzo finì nel dimenticatoio. Finché non arrivò la nuova proprietà, che lo acquistò e lo restaurò con cura e attenzione per riportarlo al suo antico splendore, per donarlo di nuovo alla collettività, trasformandolo, oggi, in un delizioso boutique hotel di charme.

Vilòn è il nome scelto, e mai nome fu più azzeccato. In lingua ebraica, ‘vilòn’ infatti, vuol dire velo, quello che tutto ammanta e cela, quello che sollevandosi, come un sipario, mostra la meraviglia più autentica che nasconde, svelando un mondo unico e intatto solo a chi avrà occhi per vederlo.

Qui non c’è un imponente portone d’ingresso, nulla di vistoso e appariscente, non ci sono banali porte girevoli o suadenti luci forti per attirare l’attenzione del passante distratto. Solo una targa metallica, posta accanto al portoncino d’ingresso, vi segnalerà la sua discreta presenza. Perché questo boutique hotel è l’espressione più viva e vera di un’eleganza colta, aristocratica quasi, ma riservata solo a coloro che hanno l’animo pronto per goderne di tale meraviglia, fatta di fascino, del bello, di tanti precisi dettagli che impreziosiscono un’esperienza vissuta qui.

Diciotto camere e suites di charme, ampie e luminose trovano spazio ai piani alti di questo palazzotto, là dove, una volta, erano stipate le più umili e austere stanzette, che ospitavano le fanciulle del convitto.

Il restauro ha ridato splendore a queste camere, alcune pure con il suggestivo affaccio sul giardino privato di Palazzo Borghese; la cura nei dettagli ha donato di personalità ogni singola camera, così differenti tra loro, ma che nell’insieme offrono una visione omogenea per nulla

dissonante. Sono camere che raccontano una eleganza misurata, e per nulla ostentata, dal gusto antico, ma allo stesso tempo fresco e moderno, uno charme ricercato ma mai sontuoso, una raffinatezza autentica, che richiama all’idea del bello coltivata dalla stessa principessa Adelaide.

Ma la bellezza e la meraviglia di questo luogo così incantato, l’ammiriamo tutta al suo ingresso, negli ambienti dove sono stati ricavati il lounge bar e la sala ristorazione.

‘Il Salotto’, è appunto il lounge bar dell’hotel, un luogo dove gustarsi ottimi drink e deliziosi cocktail abbracciati da un’atmosfera che invita alla tranquillità, al godersi, senza fretta, il buono e il bello che questo luogo sa offrire, a rilassarsi, mentre si assaggiano gli invitanti finger preparati espressi dalla cucina, che accompagnano i drink scelti.

E poi c’è il ristorante del Vilòn Luxury Hotel, l’Adelaide, dedicato alla nobildonna, il cui spirito sembra aleggiare al suo interno.

La cucina è affidata alle giovani ma esperte mani dell’Executive Chef Gabriele Muro, una cucina che rimanda alla tradizione più autentica ma guarda al futuro, una cucina sospesa tra familiarità e ricercatezza, dove semplicità, tradizione e tecnica si fondono magistralmente per dare vita a un viaggio enogastronomico di puro piacere.

Ottime e accattivanti le proposte à la carte o i menu degustazione proposti dallo Chef come sorprendenti sono i dessert home made, firmati dal talento del Pastry Chef Andrea di Benedetto, per chiudere degnamente questo viaggio gastronomico tra profumi e sapori autentici e unici, in un ambiente dove convivialità, familiarità, eleganza e discrezione la fanno da padrone, per rendere ogni momento vissuto qui, semplicemente perfetto.

E l’ultima meraviglia che questo boutique hotel può offrire ai suoi ospiti è il suo delizioso patio esterno; non un semplice dehor, ma un vero e autentico giardino d’inverno, che ti riporta ad atmosfere molto suggestive, offrendo ai suoi ospiti un vero angolo di paradiso nel cuore di Roma, fiorito e verdeggiante, dove poter degustare colazioni, pranzi e cene sin da quando i primi tepori primaverili iniziano a riscaldare l’aria capitolina.

E allora, dopo aver scoperto il Vilòn Luxury Hotel, sì che ti potrai stupire, perché non potevi credere mai che il paradiso fosse lì, nel cuore della Caput mundi, dietro quel semplice portoncino, dentro questo nobile palazzo, sconosciuto ai più.

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