PRE VERVE: GUSTO RICERCA, BRIO, STILE.
Nella storica Via Giulia, progettata e realizzata da Papa Giulio II, (colui che perseguiva la città ideale) allo scopo di aprire un nuovo percorso nel cuore di Roma, VERVE Restaurant apre a distanza di secoli un nuovo cammino, stavolta gastronomico! Renzo Valeriani e sua moglie Eleonora, danno vita a un luogo lussuoso ed elegante, nato dal loro amore per il buon cibo e per il gusto della convivialità. Tradizione di cucina italiana, ricerca, attenzione al prodotto e alla sua filiera, rigore nelle preparazioni per lasciare l’ingrediente integro e riconoscibile si uniscono al brio e alla verve dei giovani chef Adriano Magnoli e della pastry chef Antonella Mascolo.
Aperto tutte le sere – Chiuso il Lunedì
Via Giulia, 131 – Roma
Tel. 06.31.07.68.28 – info@ververestaurant.it www.ververestaurant.it
#ververestaurant
Roma, maggio 2019 – Nato dall’amore di Renzo Valeriani e di sua moglie Eleonora, per il buon cibo e la convivialità, VERVE è un luogo di grande fascino ed eleganza, avvolgente e lussuoso ove tutto il colore si racchiude nei piatti dello chef Adriano Magnoli e della pastry chef Antonella Mascolo.
Renzo Valeriani, romano di nascita ma spesso in giro per il mondo, nasce come imprenditore del settore immobiliare e si appassiona all’hotellerie di alta fascia e alla ristorazione quando nel 2016 apre, come proprietario, il Roma Luxus Hotel e Madre – Cevice, pizza e spiriti (locale super trendy della capitale che esprime un grande cucina e pizzeria di livello) e l’hotel di charme The H’All in società con uno chef romano stellato. In lui e in sua moglie Eleonora, la scoperta di un mondo così differente ma così “buono” gli dona la spinta per andare avanti in questo settore proseguendo in maniera ancora più decisa il suo percorso nel mondo della ristorazione. L’incontro con i due chef avviene al momento giusto e giusto è il feeling per costruire un nuovo ristorante che sia un punto di riferimento sia per la città che a livello internazionale: la scelta cade sul ristorante dell’Hotel D.O.M. per la sua collocazione centrale, per il punto di riferimento sia per la città sia a livello internazionale, per l’eleganza dei suoi spazi interni che esalta la bellezza dello storico palazzo che lo ospita, per la terrazza luminosa (vera terrazza estiva romana, senza verande) che fa vivere il fiume come una realtà in movimento e che fa toccare i tetti e le cupole di una Roma rinascimentale. Così preziosi velluti bordeaux, luci soffuse, legni pregiati e opere d’arte avvolgono gli ospiti in un’eleganza senza tempo.
Ma anche la più bella costruzione architettonica è vuota senza un’anima e la cucina è l’anima di VERVE.
La filosofia di cucina che i due chef esprimono è legata alla valorizzazione dei prodotti del territorio mantenendo una grande integrità dei sapori: è una cucina essenziale e rigorosa, senza sbavature, che rende ogni ingrediente riconoscibile per chi mangia i loro piatti e i loro dolci.
Il nome Verve è un termine che si pronuncia nello stesso modo in più idiomi e vuol dire, brio, entusiasmo, brillantezza, termini che ben riassumono tutto il desiderio di costruire un luogo che sia pieno di gioia e cose buone.
Verve apre le sue porte l’8 maggio, è da inizio al suo cammino, che sempre ci offre grandi opportunità se si hanno determinazione e conoscenza.
VERVE Restaurant – LA CUCINA
Il menu di Verve racchiude tanta tradizione italiana trasformata e resa particolare da sapienti tecniche di cottura e diversi usi della materia prima.
La continua ricerca di piccoli produttori locali rende il menu sempre vario, a seconda della disponibilità del contadino o del piccolo produttore: anche in una semplice misticanza si potranno trovare erbe diverse ogni volta. E proprio per venire incontro alle esigenze variegate degli ospiti, in ogni proposta della carta si ha sempre una scelta vegetariana. Il concetto fondamentale della cucina espressa da Adriano Magnoli è l’essenzialità: nessun elemento del piatto è in eccesso, nessuna concessione al barocchismo viene concesso: si torna alle origini del prodotto che è protagonista della ricetta (che sia carme, pesce, un legume od ortaggi), mantenuto integro e sempre riconoscibile. Il sapore è quindi intenso e netto, sempre a favore di una giusta sapidità, di un pizzico di amaro e con alcune dolcezze inaspettate che danno equilibrio.
Adriano Magnoli, romano di origine, muove i primi passi nella sua città ma armato della sua grande curiosità si spinge fino all’altra parte del mondo, per iniziare a collezionare importanti esperienze che lo portano a costruire un curriculum di tutto rispetto tra Londra, Miami, Salina e Roma.
A Londra si afferma nella brigata di Zafferano, 1 Stella Michelin, e a Roma lavora con importanti chef come Severino Gaiezza e Marco Milani fino ad approdare nella cucina di All’oro come Sous chef, al fianco di Riccardo Di Giacinto, che ha segnato più di ogni altra esperienza la sua carriera ed è con la prima consulenza dello chef di All’oro che a soli 26 anni dirige la cucina di un resort 5 stelle a Salina (Capofaro Malvasia e resort).
È qui che durante un percorso decennale inizia a lavorare con Antonella Mascolo, pastry chef.
Anche lei ha maturato importanti esperienze al fianco di pasticceri come Thierry Tostevint ed Elnava De Rosa nel 2 stelle Michelin di Oliver Glowig, esperienze che le hanno dato basi importanti sulla pasticceria classica che ha applicato poi sulla pasticceria moderna tirando fuori così tutto il suo carattere.
Verve è anche libertà per l’ospite di spaziare tra i piatti del menu senza limiti.
Infatti, molto particolari i due menu degustazione, FATE VOBIS e FAMO NOBIS. Il primo permette al cliente di scegliere dalla carta 4 portate a sua scelta mentre il secondo lascia allo chef la libertà di condurre l’ospite in un percorso di gusto secondo la sua visione della cucina, composto da 7 portate, per far vivere in pieno l’esperienza VERVE!
Da Verve si viene accolti con una deliziosa entrée, con un bellissimo gioco di consistenze tra il soffice BUN CON ALICI, la fresca TARTARE DI RAPA ROSSA e la croccante BAGUETTE CON LARDO DI CINTA SENESE.
Il Pane, un fondamentale della tavola, viene fatto in casa, i grissini sono tirati tutti a mano, uno a uno.
La mozzarella in carrozza non può mancare tra i piatti della cucina romana e qui la troviamo sotto forma di una piccola crocchetta accompagnata da calamaro e lattuga che alleggeriscono e rendono piacevole il fritto.
Tra i primi piatti troviamo lo SPAGHETTONE AIO E OIO, FRIGGITELLI E BIANCHETTI, dove la dolcezza del friggitello accompagna la cremosità della salsa aglio e olio. Altro piatto di ispirazione romana con carciofi e animelle, è la FETTUCCELLA CACIO E PEPE CON CARCIOFI E ANIMELLE, fatta a mano, arrotolata e croccante sotto.
Immancabile il POLLO CON I PEPERONI, uno dei piatti simbolo della domenica estiva in famiglia, un piatto che racchiude in sé una sorpresa, il pollo tirato finissimo e richiuso a formare un saccottino che al suo interno cela una crema di peperoni. AGNELLO CACIO E OVO CON ERBETTE DI CAMPAGNA, dove il cacio e l’uovo sono la parte fredda e giocosa del piatto in contrasto con l’agnello caldo.
Tra i dolci, anche loro un richiamo alla romanità che in questo menù è un omaggio alla città, i SAMPIETRINI DI ROMA dove cubetti croccanti ripieni di ricotta e miele e panpepato si alternano a una frolla di visciole che ci riporta a un altro grande classico, la crostata di visciole e la colazione degli antichi romani.
Ancora restando nella tradizione delle crostate, NON UNA SEMPLICE CROSTATINA DI FRUTTA, dove la classica frolla con la frutta viene stravolta nella forma, gli ingredienti classici li ritroviamo tutti ma con qualche sorpresa.