Piccoli Brividi: tutto quello che non sapevi su serie tv e romanzi

In inglese è Goosebumps, in italiano Piccoli Brividi. Una collana di volumi pubblicati dal 1992 al 1997 riscosse un successo inaudito tra gli adolescenti. Scritti da R.L. Stine, i sessantadue volumi usciti in quell’arco di tempo rielaboravano temi principali della letteratura horror unendoli con tematiche giovanili. In seguito, venne proposto a Stine di adattare le sue opere per il piccolo schermo.

Ecco gli ingredienti essenziali e inquietanti che hanno reso questo progetto un vero e proprio franchisee in tutto il mondo.

I ROMANZI – Trattasi pur di piccole edizioni con un limite massimo di centocinquanta pagine, vennero classificati a suo tempo come fenomeno editoriale. Il primo volume, La casa della morte, uscito nel 1992, parlava di una famiglia che si trasferisce in una nuova cittadina; preso scoprirà che è abitata da zombie assetati di sangue: vent’anni prima di The Walking Dead.

L’AUTORE: CHI È R.L. STINE – Quando iniziò a scrivere Piccoli Brividi, Stine aveva compiuto cinquant’anni. Prima di diventare un genio da 400 milioni di copie vendute nel mondo, Robert era un ragazzo chiuso e introverso. Scoprì di voler diventare uno scrittore soltanto quando rinvenne una vecchia macchina da scrivere nella soffitta della propria abitazione; ritenne più divertente comporre racconti che uscire con gli amici. Un segreto delle sue storie è che non ci fosse mai la morte. Infatti tutte le sue storie finiscono bene o, per lo meno, in uno sfumato finale aperto.

CONTROVERSIE – Tutto è bene quel che finisce bene, ma stavolta il caso Stine non è finito per niente. Grazie ai suoi racconti, la Scholastic, cioè la casa editrice che aveva pubblicati i libri, aumentò il bilancio del 15%. Sebbene nessuno li abbia mai ritenuti libri di altissima letteratura, alcuni critici apprezzarono il tono ironico e grottesco di molte storie. Altri, invece, si sono scagliati contro i temi considerati pericolosi e devianti per i giovani sulla vita e sulla formazione. L’American Library Association ha inserito Piccoli Brividi al 15simo posto nella classifica dei libri la cui rimozione dalle biblioteche pubbliche è stata chiesta con più frequenza nel decennio 1990-99. Ma, per fortuna, non ce l’hanno fatta.

LA SERIE IN TV – Il boom vero arriva quando nei canali per bambini e adolescenti di tutto il mondo viene trasmesso Piccoli Brividi. Già dall’inizio, l’idea era quella di sviluppare una serie antologica quando ancora non andava di moda, e nonostante alcuni aspetti vennero tralasciati per dar spazio ad

effetti speciali, gli episodi multipli erano quelli che funzionavano di più. Quando prima dei titoli di coda compariva un inquietante “to be continued…”

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares