alla Triennale di Milano
Il verdetto del pubblico de Il Tempo delle Donne 2019
Marilyn Monroe innocente!
per
LA STORIA A PROCESSO!
di Elisa Greco
Marilyn: Colpevole o Innocente?
Milano, 15 settembre 2019 – Marilyn Monroe innocente. E’ questo il verdetto per acclamazione del pubblico de “Il Tempo delle Donne 2019” che ha registrato il tutto esaurito nel Salone d’onore della Triennale di Milano domenica 15 settembre 2019 per Marilyn Monroe Colpevole o Innocente il primo di dieci appuntamenti della nuova stagione 2019-2020 di “La Storia a Processo” di e a cura di Elisa Greco. Sul banco degli imputati è finita l’attrice americana, accusata di un uso spregiudicato del proprio corpo perché il caso era Marilyn Monroe: Corpo o Anima?
Per Elisa Greco, autrice e curatrice del Processo, è stato emesso un “verdetto plebiscitario apparentemente scontato ma che ha permesso un acceso confronto, condotto tra l’ironico e lo spirito critico, sulla Seduttività come valore”.
Partecipato il “lavoro” della Giuria Popolare che si è trovata di fronte ad una Corte che ha sostenuto le sue tesi con passione e altrettanta perizia.
A guidare il dibattimento il Presidente della Corte, Fabio Roia, Presidente Sezione Misure Prevenzione del Tribunale Milano che al termine del dibattimento ha letto la motivazione della sentenza: “Rispetto per il corpo della donna, per la sua libertà di sedurre, di essere seduttrice senza che automaticamente debba diventare oggetto di violenza verbale o fisica, vittima di violenza sessuale. Diamo anche fiducia al genere maschile che non deve sempre essere considerato figlio di tempeste ormonali ma che deve mettere in campo tutte le forme per le diversità, fra cui il rispetto della diversità di genere”.
Nel corso del dibattimento il Pubblico Ministero Ilaria Li Vigni, avvocata penalista, ha puntato il dito sull’uso della bellezza di Marilyn usata come arma di seduzione per ottenere vantaggi personali, influenzando con il suo comportamento le generazioni successive di donne. La difesa, rappresentata da Laura Cossar, avvocato matrimonialista, ha evidenziato come quello di Marilyn sia un caso emblematico in cui ancora una volta una donna è “costretta a difendersi dal suo stesso corpo. Come se essere belle fosse una colpa che giustifica qualsiasi aggressione e come se affascinare fosse un peccato dal quale farsi assolvere”
L’imputata, Justine Mattera, nei panni dell’attrice sex symbol, si è difesa così: “Per loro era colpa mia se volevano stringermi e baciarmi. Colpa del mio sguardo, del mio sorriso, della mia voce . A me sembrava sempre che parlassero di qualcun altro. Non di me”
Fondamentale nel dibattimento processuale il contributo dei testimoni. Per l’accusa,
Elisa Anzaldo, giornalista Rai e volto del TG1, che a gran sorpresa ha portato “in aula” il suo essere Jacqueline Bouvier quale personificazione di un’altra femminilità. Per la difesa Lorella Zanardo, attivista in difesa delle donne, la quale ha riportato un pensiero di Marilyn: “Mi sarebbe piaciuto essere ancora con voi oggi, nell’epoca dei social. Avrei avuto un mio profilo Facebook e Instagram. E allora vi avrei raccontato la mia verità. E avreste compreso molto di chi io fossi realmente”.
Al termine del processo il verdetto quasi plebiscitario di voti a favore per alzata di mano: Marilyn è stata assolta.
I Capi di imputazione
Norma Jeane Mortenson Baker, detta “Marilyn Monroe”, nata a Los Angeles (Stati Uniti) il 1.6.1926
I M P U T A T A
Capo 1) del reato punito e previsto dall’art.643 c.p. circonvenzione di incapace 81 cpv e 61 n.5 c.p. perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, circonveniva un numero cospicuo di appartenenti al genere maschili utilizzando le proprie parti del corpo (seno, bocca e glutei), al fine di affievolirne le capacità mentali e, in conseguenza di ciò, ne traeva vantaggi personali in termini di carriera.
Con l’aggravante ex art.61 n.5 c.p. della minorata difesa delle vittime che, sopraffatte da cotanta bellezza e sensualità, prima, durante e dopo i rapporti sessuali intercorsi con la predetta, non erano più in grado di controllare le proprie facoltà mentali.
Favorendo così, in tempi futuri, la completa giustificazione di condotte provocatorie e sfruttatrici di giovani donne, portate, dunque, a imitare i suoi costumi deteriori ed innescando un dibattito intorno alla libertà ed autodeterminazione delle stesse, che vedeva vincente la corrente più lassista; con grave pregiudizio per la pubblica moralità e per la dignità delle donne stesse.
Fatti commessi negli Stati Uniti d’America in periodo di tempo compreso tra il 1946 fino alla data della morte, 5 agosto 1962
Dichiarazioni:
Justine Mattera: La mia Marilyn? Una madrina del movimento #metoo
“Nel 1953 l’attrice ha accusato di aver subito ricatti sessuali”
Una Marilyn Monroe madrina del movimento #metoo. E’ quella interpretata da Justine Mattera nel primo appuntamento della nuova stagione di La Storia a Processo, il format ideato da Elisa Greco, che ha preso il via domenica 15 settembre a “Il Tempo delle Donne”. La manifestazione organizzata dalla 27ora quest’anno aveva come filo conduttore il tema dei Corpi. E la Storia a Processo ha portato al dibattimento processuale “Marilyn, il corpo o l’anima”.
“Marilyn Monroe è accusata di aver fatto impazzire migliaia e migliaia di uomini premeditatamente. Però non è vero. A proposito di #Metoo, Marilyn Monroe è stata una pioniera del movimento: nel 1953 ha accusato di aver subito ricatti sessuali da un produttore. Questo tema è molto attuale, tante donne sono accusate di incitare alla violenza sessuale. Questo non è possibile: uno non può essere considerato colpevole per aver indossato una minigonna”, ha concluso Mattera.
Elisa Greco: La Storia a Processo riparte con Marilyn
La nuova stagione del format che porta alla sbarra i protagonisti della Storia
“La stagione di “La Storia a Processo” riparte con il Processo a Marilyn Monroe, alla Triennale di Milano a “Il tempo delle donne” che ha come tema quest’anno il Corpo delle donne. Un tema del genere non poteva che avere come protagonista Marilyn: la seduzione, l’astuzia ,la furbizia o, chissà, forse la vittima dei tempi. Chissà come sarebbe stata oggi la sua reazione”. Così Elisa Greco, l’ideatrice del format “La Storia a Processo”, ha introdotto il primo imputato della nuova stagione. Marilyn Monroe è stata assolta al termine del dibattimento processuale a “Il tempo delle donne” a Milano il 15 settembre 2019
LA STORIA A PROCESSO
La Storia a Processo è un format originale, ideato e curato da Elisa Greco, che porta sulla scena i grandi personaggi della storia perché siano giudicati dal pubblico attraverso un “processo” in cui magistrati, avvocati, politici, giornalisti assumono i ruoli di accusatori, legali della difesa e testimoni. Nelle passate edizioni sono andati a giudizio personaggi della storia come Robespierre, Carlo Marx, Steve Jobs e anche personaggi letterari emblematici come Lisbeth Salander.
Nella stagione 2019-2020 sono in programma dieci appuntamenti tra Roma e Milano, tra settembre 2019 e aprile 2020.
Il Tempo delle Donne 2019
La Storia a Processo
Marilyn Monroe: Colpevole o Innocente?
L’evento si è tenuto:
Domenica 15 settembre ore 13.30
Triennale Salone d’Onore
Milano, Viale Alemagna 6
con ingresso libero fino ad esaurimento posti
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