NoTools_Fork1
Mostra personale di Davide Dutto
26 settembre – Ore 20.00 Finissage, con l’intervento critico di James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera
presso bulthaup porta nuova
Via Locatelli, 6 – Milano
«L’oggetto e il suo design non hanno più solo una valenza estetica o funzionale, ma diventano il simbolo di una società in un determinato periodo storico.» B. Munari
Il corpo di fotografie Fork1, che ha la forchetta come soggetto, nasce da storie reali di posate e di persone. La prima è una storia che appartiene alla famiglia dello Chef siciliano Pino Cuttaia. Altre forchette trovate dal fotografo Davide Dutto, girando tra i mercatini delle pulci, hanno sommato sulle superfici i segni di tempi lunghi, tempi che lasciano immaginare milioni di viaggi dal piatto alla bocca.
NoTools è il progetto che si sviluppa in tre capitoli, Fork1, Spoon2 e Knife3. Nella showroom bulthaup porta nuova sono esposte le fotografie del primo capitolo, Fork1, che racchiudono una quarantina di scatti: una mostra fotografica, dove l’interprete principale è, appunto, la forchetta.
NoTools è il primo lavoro che Davide Dutto, fotografo di cibi, di cucine e di chef, affronta con un approccio concettuale. Il cibo e le persone per una volta rimangono fuori dall’inquadratura. Nello spazio rettangolare della fotografia ci sono gli strumenti legati al gesto del mangiare, della nutrizione, gli strumenti che insieme alle mani uniscono l’uomo al cibo.
NoTools è un lavoro che cerca tra le pieghe degli utensili usati storie di uomini e di cibo. Ogni utensile da cucina racconta un mondo, è testimone di un periodo storico unico e originale. L’uomo viene accompagnato da questi attrezzi per gran parte della propria vita. Alcuni spesso sopravvivono per diverse generazioni e acquisiscono l’energia nel tempo.
NoTools diventa quindi una mostra fotografica dove l’interprete principale è l’utensile con i suoi percorsi storici, tecnici, poetici, narrativi, estetici appoggiati su un limbo bianco, quindi decontestualizzati per poter leggere meglio le storie di ogni sua fessura.
Il finissage della mostra, inaugurata il 3 giugno scorso in occasione della Milano Photo Week, ha come protagonista James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, con un intervento critico sul lavoro artistico di Dutto. La serata proseguirà con una degustazione
curata dallo Chef Stella Michelin Ugo Alciati con protagonisti i tartufi di Savini, i tajarin Plin e i vini di Marco Capra.
Davide Dutto
vive in Piemonte dove è nato nel 1961. Nel 1982 inizia la carriera di fotografo professionista. Si muove in bilico tra arte e mestiere attraversando molteplici territori della fotografia. Nei primi 15 anni della sua professione ha collaborato con agenzie e riviste specializzate nel settore dello sport partecipando alle realizzazioni di numerosi progetti editoriali dedicati agli sport invernali, alla Coppa del Mondo di sci alpino, alle Olimpiadi invernali, per poi continuare la sua esperienza con collaborando con agenzie di comunicazione e aziende. In questa seconda parte della sua carriera, che dura oramai da più di vent’anni, si occupa nello specifico di editoria, di food e di territorio. Svolge lavori di still-life, ritratti e paesaggistica. Oggi collabora con cuochi e aziende nel settore food per ideare e sviluppare progetti di comunicazione ed eventi sul piano commerciale spesso abbinandoli a temi sociali e a progetti artistici.
La mostra personale di Davide Dutto è organizzata in collaborazione con Ghost Book e Ghost Associazione Culturale.
Il progetto NoTools_Fork1 è stato esposto a Torino, Firenze e Milano con il supporto di Bulthaup Italia, azienda che fa della qualità e dell’eccellenza l’espressione del design in cucina, e di Signature Kitchen Suite, che fa di arte, innovazione e funzionalità i valori per un nuovo modo di cucinare.
Si ringraziano Savini Tartufi, Lavazza, San Pellegrino, Plin di Ugo Alciati, Marco Capra, Bettella, Eventi & Sapori, Molino Fruttero, Dutto legno e design.