“TEMPO E SOSPENSIONE : ART TALK- LO SGUARDO DEGLI AUTORI” ore 19.30 alla Annunciata galleria

ANNUNCIATA GALLERIA D’ARTE

Via Luca Signorelli 2/A, 20154 Milano

Tel. 02 34537186

E-mail: annunciata.galleria@gmail.com

www.galleriannunciata.com/

Orari: Lunedì 15.30-19.00; da martedì a venerdì 10.00-12.30 e 15.30-19.00.
Ingresso Libero

Opere di

PIETRO DI GIROLAMO
Fotografia d’Architettura

FRANCESCA GIRAUDI
Fotografia Artistico Sperimentale

FRANCESCA MELONI
Fotografia del Subconscio

LUISA PINERI
Pittura Informale

ELENA SANTORO
Fotografia Astratto Sperimentale

DONATA ZANOTTI
Fotografia Narrativa

FINISSAGE MARTEDì 15 OTTOBRE 2019 dalle 18.30

ORE 19.30 “Art Talk- Lo Sguardo degli Autori”
Relatrice Dott.ssa Marisa Prete

Mostra a cura di Carlo Grossetti da un progetto di Francesca Giraudi
Testo critico Giovanni Pelloso

“Tempo e Sospensione” vede 6 artisti presentare una decina circa di lavori ciascuno tra pittura e fotografia, in un serrato dialogo e confronto tra loro e lo spazio che li ospita. La mostra inaugura il 12 giugno e si conclude il 15 ottobre 2019 presso Annunciata galleria d’arte che, presente dal 1939 sul territorio milanese e non solo, (Milano è stata infatti un centro propulsivo di idee progettiste e artistiche e luogo privilegiato di scambi culturali fecondi a livello internazionale, oggi nuovamente in ripresa) racconta da allora il pensiero dell’arte ad opera di maestri di culture diverse, tenuti insieme dallo stesso periodo storico, quello del XX secolo.

La storia dell’Annunciata dunque, portavoce di un Tempo senza tempo, di una memoria continua, di uno stato di eterna Sospensione creativa, chiama a sé sei artisti che con la loro personale visione e cifra linguistica raccontano del loro intimo sguardo sul nostro tempo, il XXI secolo. Ciascuno esprime un interesse sincero verso quegli aspetti della condizione umana che possiedono validità universale, contribuendo a stabilire in certa misura un continuum con ciò che è stato nella storia dell’arte ed ognuno dando al linguaggio un proprio peso ed incidenza. Tra loro c’è chi si sofferma maggiormente sulla ricerca di un linguaggio inedito e fortemente personale (Elena Santoro; Luisa Pineri), raccontando quindi più di sé, del proprio mondo interiore, altri che, mettendo meno in risalto la questione del linguaggio, si orientano a rivelare dimensioni della realtà che riguardano tutti (Pietro di Girolamo; Donata Zanotti); altri, infine, che mescolano queste due componenti, linguaggio audacemente personale e realtà (Francesca Giraudi; Francesca Meloni).

Accogliendo il desiderio di molti di sentire dalla viva voce dell’autore il suo punto di vista, Martedì 15 Ottobre alle ore 19,30 ognuno dei 6 protagonisti de “Tempo e Sospensione” sarà lieto di presentarsi al pubblico e di raccontare di sé, partendo proprio dalle opere in esposizione. Il racconto di ciascuno non solo metterà in luce, a parole, il singolo pensiero e la propria autonoma poetica, ma allo stesso modo svelerà ancora più chiaramente come tra le diversità, e nonostante esse, sia palpabile un accordo spontaneo e fluido, non urlato.

“Tempo e Sospensione”
Marisa Prete

“Il titolo parla di tempo e di sospensione. Il tempo è azione, divenire, mutamento; è il gesto che innesca l’atto creativo, quello del corpo che imbraccia la macchina fotografica e inquadra il suo oggetto o che dipinge e incide la superficie dell’opera. Il tempo è narrazione di eventi. Ma, nelle immagini della mostra, il racconto ha lasciato il posto alla sospensione. Le immagini, sia fotografiche che pittoriche, non mostrano la cattura di attimi decisivi, non cercano l’aderenza mimetica a un oggetto o a un evento. Cercano piuttosto di dilatare i confini dell’immagine esaltandone il potere evocativo, la capacità di rivelare l’invisibile oltre il visibile.

“Tempo e Sospensione” è una mostra corale di sei artisti i quali, usando molteplici linguaggi espressivi, hanno cercato di indagare l’aspetto intimo dell’atto creativo, rilevando come in esso agisca la proiezione dell’interiorità del soggetto; come l’immagine contenga impressa l’impronta indelebile di chi l’ha prodotta, come l’opera non sia altro che quell’interiorità che acquista forma visibile, attraverso la rielaborazione di memorie, vissuti, pensieri e sentimenti. L’opera è plasmata dal proprio sé e nel frattempo il proprio sé viene plasmato dall’opera.”

Art Talk condotta dalla Relatrice, Dott.ssa Marisa Prete
Testi critici Marisa Prete

Marisa Prete, Filosofa, gestisce un blog di arte, cinema e fotografia con un taglio editoriale in equilibrio tra la lettura storica e quella semiotica. https://finestresuartecinemaemusica.blogspot.com/

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