Dalla preistoria al XX secolo, tra antiche vie carovaniere e i luoghi sacri dell’Islam: alla scoperta di una terra misteriosa e ricca di storia, ponte tra Africa e Oriente
Millenni di storia araba in mostra nel cuore della capitale. Il Museo Nazionale Romano presenta la mostra “Roads of Arabia. Tesori archeologici dell’Arabia Saudita”, aperta al pubblico fino al 1 marzo 2020 nelle magnifiche Terme di Diocleziano. Un viaggio dalla preistoria alla fondazione del Regno Saudita che percorre le fasi salienti dello sviluppo artistico della penisola arabica, esponendo capolavori archeologici, documenti e opere d’arte iconiche.
Deserti, civiltà misteriose e testimonianze archeologiche dal valore inestimabile. Occasione unica per conoscere con i propri occhi la penisola arabica, la mostra è stata resa possibile grazie all’accordo tra il Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo d’Italia. L’evento, sponsorizzato dalla Saudi Aramco e supportato dalla Fondazione Alda Fendi, viene ospitato in 16 location nel mondo, esponendo oltre 450 manufatti. Iscrizioni su pietra, statue antropomorfe monumentali ed oggetti in bronzo raccontano la penisola arabica prima dell’avvento dell’Islam, avvenuto nel VII secolo d.C.. Con la diffusione della nuova religione, La Mecca divenne centro spirituale e termine di pellegrinaggi provenienti dalla Siria, dall’Egitto e dalla Persia.
Dopo le ancestrali testimonianze preistoriche, con utensili in pietra risalenti a circa 1,3 milioni di anni fa, “Roads of Arabia” espone i reperti ritrovati nell’Isola di Tarut, antica oasi di datteri, centro di commerci marittimi. Nel corso degli anni Sessanta del Novecento, la costruzione di un viadotto stradale ha portato alla luce reperti riconducibili alla civiltà Dilmun (i più antichi risalenti al 2.900 a.C.) citata nelle iscrizioni sumeriche e in diversi ambiti letterari mesopotamici.
Il viaggio in Arabia, continua con uno dei principali siti archeologici della regione, la città carovaniera di Tayma, situata nel punto di confluenza delle principali strade mercantili, proprio al centro della via dell’incenso. La città acquisì importanza nel mondo antico quando il re babilonese Nabonide (sul trono dal 556 al 539 a.C.), si stabilì qui per dieci anni, servendosi dell’oasi come base per le sue incursioni nell’Arabia nordoccidentale.
Poi, tappa fondamentale per l’identità araba e musulmana, il percorso della mostra si concentra su La Mecca: città dove nacque nel 571 d.C. il profeta Maometto, prima di partire in pellegrinaggio (o “egira”) verso Medina, per andare a predicare l’Islam, la nuova religione. Ad essere protagonista al termine della mostra è il Novecento, con la fondazione del Regno saudita. In esposizione alcune vesti del re Abd al-Aziz e le prime bandiere dello Stato, famoso nel mondo per le risorse petrolifere.
Roads of Arabia è un bel modo per esplorare, a due passi dalla frenetica stazione Termini, un’oasi di tranquillità e archeologia, una terra antichissima situata in una posizione strategica tra l’Africa e l’Asia, un crocevia di culture che è stato protagonista di alcuni passaggi fondamentali della storia antica e moderna.
“Roads of Arabia. Tesori archeologici dell’Arabia Saudita”
Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano
Fino al 1 marzo 2020