La bicicletta ha una storia ricca di interessanti sorprese. La mostra, che si articola in due sezioni, illustra alcune delle tappe più significative dello sviluppo dei veicoli a due ruote.
Nella prima sezione sono esposti antichi bicicli che fanno parte delle collezioni del Museo Galileo, solitamente conservati nei depositi. Gravemente danneggiati durante l’alluvione di Firenze del 1966 e successivamente restaurati, sono stati donati da vari collezionisti. La raccolta spazia dalla draisina, l’antenato della bicicletta che si spingeva con i piedi, allo “scuotiossa”, il primo velocipede dotato di pedali e freni, ai bicicli dalle grandi ruote anteriori fino ai più recenti “bicyclette” e “bicicletto”.
La seconda sezione è dedicata alle cosiddette “biciclette dei mestieri”. Vere e proprie botteghe ambulanti, questi veicoli sono stati modificati e attrezzati con vari strumenti per lo svolgimento di diverse attività. Risalenti al periodo tra i primi anni del Novecento e il secondo dopoguerra, offrono uno spaccato di vita popolare e documentano antichi mestieri, come l’arrotino, il calzolaio, il burattinaio, alcuni dei quali oggi scomparsi. Le biciclette esposte costituiscono una selezione della collezione di Marco Paoletti.
La mostra è ideata e curata dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza, in collaborazione con Comune di Firenze, Collezione Marco Paoletti, Fondazione Sistema Toscana, Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group e con la partecipazione di Biblioteca delle Oblate – Archivio Storico Comunale Firenze.
L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del museo.
Sito internet della mostra: http://mostre.museogalileo.it/biciclette
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