“I Tredici” racconti pulp e grotteschi di Irene Lorelai Visentin
Segreti in giallo Edizioni propone un’autrice esordiente dalla scrittura viscerale e disturbante
Seconda uscita in vista in casa “Segreti in giallo Edizioni” per questo mese di aprile. Stavolta la collana editoriale campana propone una raccolta di racconti di genere pulp/grottesco scritti dalla giovane autrice esordiente Irene Lorelai Visentin. Si tratta de “I Tredici”, in uscita giovedì 16 aprile.
“Siamo contente di proporre una giovane autrice esordiente. Una penna – sottolineano Rosa Caruso e Maria Grazia Porceddu, direttrici editoriali di Segreti in giallo Edizioni – caustica e molto promettente, la cui scrittura ha una vena horror dai raffinati tratti parossistici. Una scelta dettata dalla ricercatezza e dalle peculiarità narrative diversificate che ricerchiamo in ogni autore.”
Quella della Visentin è una scrittura profonda, carnale e a tratti disturbante. L’autrice utilizza un linguaggio metaforico potente ed efficace.
Come sempre, anche “I Tredici” sarà disponibile in e-book e cartaceo su tutte le piattaforme online e nelle librerie italiane (quelle aperte dopo l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio nell’ambito dell’emergenza Covid-19) su richiesta.
SINOSSI
Tredici racconti. Tredici trame affilate. Sospese sul filo di una narrazione dai tratti horror e grotteschi, intrise di oscure e tragiche profondità.
Solchi che divengono scarnificazioni. Corpi e anime sezionati in un viaggio introspettivo che è un susseguirsi di vite e vicende affacciate su miserie e solitudini, amori e rancori, misteri e tormenti, desideri e insoddisfazioni.
Sferzanti e rapide, come lo stile che accompagna l’autrice nei suoi racconti, le singole storie lasciano un segno indelebile, come un pirografo, una lametta, un vento improvviso, un taglio profondo nella carne […]
AUTRICE
Nata in uno sperduto paesino collinare in provincia di Padova, Irene Lorelai Visentin (1990) cresce a colpi di barriere mentali in scuole cattoliche. Ma la vena cupa che ha sempre contraddistinto i suoi disegni e giochi di bambina (le Barbie perdevano capelli e braccia in pochi istanti, venendo impiccate agli alberi o usate come martelli), trasborda nell’inchiostro come un getto di vomito inarrestabile. Inizia a scrivere sin da ragazzina, divorando e amando, in tenera età, autori come Joe R. Lansdale.
Laureata in lingue, comprende la necessità impellente di creare il suo altrove sulla tastiera. Inizia quindi a raccontare la quotidianità attraverso un filtro grottesco, caustico, impregnato di una spietata autoironia e, in verità, di amore profondo. Scrive alcuni racconti che vengono pubblicati nel 2019 in un’antologia pulp-grottesca. Nello stesso anno la sua sceneggiatura “Le Carnee”, scritta a quattro mani col compagno, viene selezionata tra i finalisti del Torino Horror Film Festival.
“I Tredici” è la sua prima raccolta di racconti.