Romani. Crociati. Turchi. Borboni. Briganti. Tollo, piccolo centro arroccato sulle colline abruzzesi, perfettamente equidistante sia da Chieti – il suo capoluogo – che da Pescara, ha fatto da sfondo, nel corso dei secoli, a tantissimi pezzi di grande storia. Tanti i popoli che ci sono passati o l’hanno abitata, altrettante le bandiere che hanno svettato sulle sue torri, innumerevoli le battaglie che si sono susseguite sui suoi territori. Fino a quando, con la Seconda Guerra Mondiale, la piccola cittadina ha dovuto purtroppo cedere al peso delle bombe tedesche per non essersi piegata a collaborare con le truppe di Hitler. Centinaia furono i morti e gli sfollati, mentre quasi tutte le abitazioni vennero ridotte in macerie. Nella primavera del ’44 nessuno avrebbe mai scommesso che Tollo si sarebbe rialzata dalle sue ceneri e, invece, proprio come una fenice, oggi la cittadina è come un piccolo gioiello che non ha mai dimenticato le sue origini, ma che è pronto a risplendere e a guardare al futuro.
I cittadini di Tollo hanno presto capito, infatti, che la più grande opportunità di valorizzazione e sviluppo della loro terra fosse innanzitutto nei vigneti, posizionati su terreni situati tra il massiccio della MaJella e lo sguardo sull’Adriatico quindi, per questo, caratterizzati da un ideale microclima. È stato subito chiaro, inoltre, che l’unione delle forze avrebbe portato a grandi risultati. Così, nel 1960, è nata la Cantina Tollo: una cooperativa che, raggruppando i soci, ha rafforzato la produzione abbattendo i costi, e si è posta come garante di elevati standard di qualità. Mentre le province soprattutto del Centro e del Sud si spopolavano e molti si recavano in cerca di fortuna nelle grandi città del Settentrione o al di là delle Alpi, i tollesi, viticoltori da generazioni, scelsero di restare e di lavorare in sinergia. In pochi anni, Tollo è diventata una vera e propria “Città del Vino”, con le più conosciute produzioni di docG regionali ma che vanta anche riconoscimenti per creazioni specifiche legate al suo territorio.
I vigneti a pergola sembrano quasi degli ordinati giardini all’italiana, e si estendono per oltre 3.000 ettari lungo i pendii delle colline. Gli impianti di invecchiamento sono invece situati in paese, e consistono in barrique e grandi botti di rovere di Slavonia, a cui si aggiungono le vasche di cemento vetrificato, ritenute oggi la migliori per l’affinamento.
«Tollo è un paese di circa 4.000 abitanti e, di questi, quasi un quarto sono partite iva operanti nel campo del settore vitivinicolo. Fare di questo un punto di forza sia per garantire prosperità al paese che per guardare al futuro creando occasioni di lavoro per i giovani, era non solo una necessità, ma un dovere morale». Angelo Radica è l’attuale sindaco di Tollo ma, spinto dal grande amore per il suo paese ha ricoperto ruoli amministrativi fin da giovanissimo. Figlio di agricoltori, come moltissimi suoi concittadini, ha scelto una strada professionale che è insieme opposta e complementare a quella della sua famiglia: laureato in Scienze Economiche e Bancarie, si è specializzato in marketing e sviluppo economico legato al patrimonio locale, ed è diventato consulente di diverse realtà in tutta la regione. Con la carica di primo cittadino, è come se fosse stato investito anche del ruolo di una sorta di “CEO” dell’impresa legata alla Cantina Tollo e a tutte le altre iniziative in materia. Ogni scelta è votata a migliorare l’esistente e ad aumentare la visibilità e il prestigio della produzione e della città che, di fatto, formano un binomio indissolubile. Infatti, per quando la cantina sia ricca di eccellenze riconosciute e fornisca prodotti noti quali Montepulciano, Cerasuolo, Passerina, Pecorino, Cococciola e perfino di rinomate bollicine, «è proprio Tollo, per se stessa, il suo miglior “brand”». Nel 2008 il Ministero dell’Agricoltura, infatti, ha riconosciuto una Denominazione d’Origine Controllata per il comune di Tollo, per i vigneti che si trovano unicamente lungo le sue colline. La DOC Tullum è tra le più piccole d’Italia e la prima denominazione territoriale dell’Abruzzo, insiste su un territorio estremamente limitato – 300 ettari solo ed esclusivamente nel comune – e si caratterizza per la rigidità dei parametri produttivi.
Oggi Cantina Tollo è tra le più importanti e consolidate realtà del settore vitivinicolo italiano, presente in tutti i paesi dell’Unione Europea, nel Nord America e nel Far East, esporta il 35% della sua produzione, con particolare attenzione ai mercati emergenti di Russia, India e Cina. Passione, impegno e valori condivisi hanno guidato Cantina Tollo in ogni snodo della sua storia e continuano ad accompagnarne i successi.