PIADA Quando ci vuole ci vuole

PIADA Quando ci vuole ci vuole

Abitare alle porte della Romagna ed a due passi dall’Autostrada ha i suoi benefici in questa stagione e quando hai un po’ di tempo libero, soprattutto nei weekend. Entri in A14 e in poco più di mezz’ora sei al mare, un bagno veloce, una passeggiata evia. Non è sempre così, perché poi, soprattutto nei weekend ti trovi in colonna perenne, che fare? Io semplicemente esco dall’autostrada e mi concedo una ristoratrice Piada, perché è così che noi emiliano romagnoli chiamiamo la piadina. La vera piada romagnola è un farinaceo composto da farina di grano, acqua, lievito (o bicarbonato), strutto (santo maiale) e sale. Stesa sottile e cotta sul “testo”, una sorta di padella in pietra da mettere sul fuoco. Fino alla seconda guerra mondiale, non si usava il lievito, e la si cuoceva sul “teggio” (disco di pietra per le cucine “economiche”), ora un po’ di lievito lo si mette, la farina è più raffinata e meno forte, e spesso si sostituisce lo strutto con il più leggero olio. Poi la si farcisce, il top e prosciutto squacquerone e rucola, ma se avete fame anche con la salciccia non resterete delusi.

Torniamo però in autostrada, difatti qui arrivano le differenze, se la colonna è mentre sei in direzione mare, la piadina che andremo a mangiare sarà più compatta con un diametro di circa 25 centimetri e spessore da 4 a 10 millimetri, soda e saporita, per noi la piadina in versione CESENATE, ma sempre da condire nella stessa maniera. Se invece la colonna ci sorprende al ritorno, troveremo una piadina che arriva anche a 30 cm di diametro e lo spessore inferiore ai 4 millimetri, ecco la piadina RICCIONESE. Questa è una piada sfogliata, è possibile pure arrotolarla, ma da farcire sempre nella stessa maniera. Ovviamente nei 45 km di distanza tra Riccione e Cesena ci sono tutte le leggere interpretazioni intermedie, in poche parole la piada di allarga e si assottiglia man mano che da Bologna scendiamo verso il mare, ma sono tutte ottime!!!

Dove mangiarla? È impossibile sbagliarsi, tutta la Romagna è piena di chioschi riconoscibile dall’inconfondibile tinta a righe verticali bianche azzurre (al mare) o bianche e rosse (nelle città), d’altronde aveva ragione Giovanni Pascoli: la piadina è il pane, anzi in cibo nazionale. E se siete soliti comprarle al supermercato provate davvero le artigianali in loco, tutt’altra cosa!!! Come abbinarle? Bè se poi dovete guidare meglio acqua, se non guidate un ottimo calice di Sangiovese romagnolo, casomai di collina, è l’abbinamento perfetto.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares