In questo mese sta avendo luogo nella capitale, presso l’Auditorium Parco della Musica, la 33ma edizione del Roma Jazz Festival, evento prodotto dalla International Music Foundation con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, del Comune di Roma e della Fondazione Musica per Roma, e la collaborazione della Casa del Jazz, Il Circolo degli Artisti e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Questa edizione prende il nome del progetto “Jazz Labels” ed è dedicata alle etichette discografiche internazionali con particolare riguardo a quelle italiane ed indipendenti. Proprio quest’anno infatti ricorrono alcuni importanti anniversari. 90 anni fa veniva inciso il primo disco jazz in Italia, 70 anni fa veniva fondata la prima casa discografica jazz, la Blue Note, legata alla tradizione afroamericana, e nel 1959 veniva pubblicato dalla Columbia il celebre disco di Miles Davis “Kind of Blue”. Da allora le case discografiche lavorano alla diffusione della musica jazz in itala e all’estero, e ricercano continuamente nuovi talenti. La loro importanza per questo tipo di musica è fondamentale in quanto il jazz nasce come musica popolare e da sempre è stato necessario catturarla per riprodurla, diffonderla, rendere l’improvvisazione modello per l’ascoltatore. Il fulcro di questa rassegna è costituito sia dalle cosiddette major, aziende di grandi dimensioni che hanno il compito di orientare la propria produzione musicale verso le richieste del mercato, che dalle indipendenti, casa più piccole che sono riuscite a mantenere un equilibrio tra visibilità creativa e libertà artistica. Diversi e di altissimo livello sono gli ospiti, hanno già suonato e con un ottimo successo di pubblico, i terzetti di Stefano Bollani e Gabriele Mirabassi, Brad Mehldau e Diana Krall, e il celebre Sonny Rollins. Ogni serata ha un tema specifico legato ad una particolare etichetta, che introduce poi l’artista alla performance. Il 17 novembre è stato il turno del più famoso pianista jazz britannico, Jamie Cullum, conosciuto dai più per aver scalato le classifiche con il brano “These Are the Days” nel 2004, che presenta il nuovo album “The Pursuit”. Le scelte dei partecipanti attribuiscono un ruolo di grande importanza internazionale a questo festival, considerato tra i migliori a livello europeo e mondiale.