Una delle Giunte più giovane d’Italia, quella di Cerveteri (registra un’età media di 35,5 anni), ha come Sindaco Alessio Pascucci.
Alessio Pascucci, classe 1982, ha un dottorato di ricerca in Intelligenza Artificiale, conseguito presso la Facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università La Sapienza, e il 21 maggio 2012 è stato eletto Sindaco del Comune di Cerveteri
È cresciuto a Cerveteri, coltivando le sue passioni e realizzando le prime esperienze nel mondo della cultura e della politica. È fortemente impegnato nelle battaglie a difesa del patrimonio ambientale e artistico e ha preso ferme posizioni contro ogni tentativo di aggressione del territorio. Coniugando la sua sensibilità per la musica e l’ecologia ha ideato e portato avanti alcune importanti manifestazioni artistiche come l’Etruria Eco Festival, premiato come miglior festival italiano nel 2011 (dodicesima edizione), l’Etruria Jazz Festival (sei edizioni) e l’evento di chiusura della campagna referendaria IO VOTO, che si è tenuto a Piazza del Popolo a Roma il 10 giugno 2011.
Inoltre, ha collaborato con la TV e il cinema, scrive sceneggiature per i film e i suoi due ultimi lavori “L’ultimo Teorema di Fermat” e “Come crimini e misfatti” (di cui è anche regista) hanno ricevuto il riconoscimento di Prodotto di Interesse Nazionale Culturale nel bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Negli ultimi 5 anni ha portato a termine tantissimi progetti. Il più bello, per sua ammissione, è stato quello di sposarsi con Arianna, nel 2014.
E l’attività politica?
Il suo impegno politico inizia presto. Nei primi anni dell’università, a 20 anni, è il coordinatore del movimento civico Ladispoli Futura. Nel 2003 è il più giovane Consigliere comunale della storia della città di Cerveteri.
L’anno successivo fonda il movimento Governo Civico per Cerveteri (oggi prima forza politica della città). Rieletto nella consultazione del 2008, risulta il Consigliere comunale più votato della storia comunale. Consolida così un’ampia esperienza amministrativa come Consigliere Comunale (2003-2007), delegato al turismo e spettacolo (2003-2006), Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Turismo e Sport (2008-2010) e, infine, come Sindaco (dal 2012 a oggi). Come delegato al Turismo ha seguito l’entrata di Cerveteri nell’UNESCO, con l’elevazione della Necropoli della Banditaccia a Sito patrimonio mondiale dell’Umanità (4 luglio 2004).
Alle elezioni amministrative del 2008 Alessio Pascucci è risultato il consigliere comunale più votato nella storia della città con 409 voti di preferenza. La lista civica da lui guidata ha raccolto il 13,1%, portando in Aula per la prima volta nella storia di Cerveteri 4 consiglieri comunali provenienti anche dalle frazioni più piccole, tra i quali ci sono i due consiglieri più giovani mai eletti a Cerveteri. Nel 2011, ricevuta una proposta di “voto di scambio” (375.000 euro in cambio di voti in aula), denuncia immediatamente i fatti alla Procura di Civitavecchia permettendo, con l’operazione dei Carabinieri “step by step”, di smascherare un giro di tangenti che ha condotto a diverse condanne e rinvii a giudizio.
Dal 2014 è Vicepresidente nazionale dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco. Nel 2016 è stato eletto Consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale arrivando secondo nella lista Le città della metropoli con punteggio di 3.893. Successivamente viene eletto Presidente della Commissione Bilancio ed Enti Locali dell’Area Metropolitana di Roma Capitale.
Nel 2017, con 8.627 voti pari al 65,4%, Alessio Pascucci viene rieletto sindaco di Cerveteri con la coalizione Esserci. Alle precedenti amministrative del 2012 aveva vinto sempre con la coalizione Esserci composta dalle liste civiche Governo Civico per Cerveteri (oggi prima forza politica della città), Anno Zero, Verdi con le Reti Civiche, insieme a Italia dei Valori e Partito Liberale Italiano.
Arrivato al ballottaggio, Alessio Pascucci ha ottenuto il 61,35% dei voti (con 3.123 voti di scarto sul contendente).
La nuova Giunta comunale di Cerveteri, come detto, ha un’età media di 35,5 anni. La Maggioranza in Consiglio comunale conta 3 donne e 6 under-35 su un totale di 11 Consiglieri.
Ad aprile del 2018, insieme ad altri 400 amministratori, fonda il partito Italia in Comune e ne viene nominato “Coordinatore nazionale”. Italia in Comune si propone di unire, a livello nazionale, il variegato mondo dei cittadini, delle Liste civiche e degli amministratori locali in un modello diverso da quello degli attuali schieramenti politici. Un partito che nasce dai territori e punta a mettere al centro le persone e le comunità, convinti che la politica sia l’arte di coniugare la visione ideale con il mondo del realizzabile.
E la prossima tappa per la città di Cerveteri?
La candidatura a Capitale italiana della cultura 2022. Anche se, per l’anno prossimo, la vincitrice è Procida. “Sarei stato più felice se avesse vinto Cerveteri, ma sono molto contento che abbia vinto Procida: se lo merita”, dice.
Vuol dire che la candidatura sarà ripresentata per il prossimo o i prossimi anni.
Abbiamo detto che la Giunta è giovane!
E lo studio, le materie scientifiche, che posto occupano nella vita di Alessio Pascucci?
Dottorato di ricerca: “esperienza molto importante della mia vita: la professoressa con cui l’ho fatta mi ha segnato anche dal punto di vista della carriera politica. Mentre facevo l’università ero già vicesindaco: ho trovato vicinanza tra la ricerca e la politica. Chi fa questi lavori, li fa nella povertà. Sono situazioni non accessibili a tutti”, dice.
“Quando alcuni anni fa avevamo messo i temi della cultura al centro della nostra agenda politica, avevamo pensato di coniugarli con l’ecologia e con l’ecostenibilità. All’epoca ci presero un po’ per matti, poi c’è stata una mutazione a livello globale su questi temi e noi ci siamo trovati avvantaggiati. Io, diversamente da altri Sindaci, posso vantare attività che fanno perno sulla cultura e sulla valorizzazione del nostro territorio. 8 anni fa Cerveteri non aveva la dignità nemmeno per candidarsi a capitale della cultura…”, ricorda con giusto orgoglio.
Lui da sindaco ha messo a posto la necropoli e valorizzato il lungomare: questo ha iniziato a costruire un futuro di spessore per la città. “Se vivessimo in una città in cui le strade sono tutte a posto, ma non portano da nessuna parte e in alcun luogo di valore, che senso ha percorrere quelle strade?” si chiede?
“Oggi tanti hanno capito che quello che facciamo è una cosa seria”, fa notare.
La sua carriera politica, però, non è stata facile. A parte il tentativo di corruzione nel 2011, ha conosciuto anche atteggiamenti intimidatori e hanno provato a dar fuoco a casa dei suoi genitori.
L’anno prossimo finirà il suo secondo mandato… E poi? “Io faccio politica da quando sono piccolo e sono 18 anni che sono in Consiglio Comunale. È difficile che lasci la politica, perché è qualcosa a cui sono molto legato e di cui sono appassionato. Chi come me ama l’amministrazione locale ha una sfida: diventare Sindaco di Roma”, ammette.
Ma lui come la vive questa cosa di essere una Giunta giovane con un Sindaco altrettanto giovane?
“Non sono un appassionato delle categorie: in Italia usiamo le parole a sproposito. Quando diciamo che una persona di 30 anni fa il Sindaco, lo diciamo come se fosse una stranezza: la politica è un mestiere e va fatta con impegno fin da giovani. Per quanto riguarda le donne, invece, è solo una questione di abitudine da parte della società: serve maggiore attenzione”, maggiore inclusione e rappresentanza.
A 39 anni non siamo più giovani: la nostra generazione ha un po’ fallito e abbiamo la responsabilità di non aver fatto abbastanza. Per la legge del contrappasso, quindi, dobbiamo fare di più per quelli più giovani, capaci magari di cambiare le cose.
Parola sagge e voglia di mettersi in gioco per sfide future.
Sicuramente, un esempio positivo per i e le giovani che desiderano impegnarsi in politica. Anzi in Politica. Con la “P” maiuscola.