Pomeriggio dagli echi danteschi quello di sabato, in streaming, sulle pagine di ‘Sistema Bibliotecario Prenestino’, ‘Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano’ e ‘Fondazione De Cultura’. Nell’ambito della rassegna ‘In ascolto nei Prenestini’ si è tenuta la presentazione web del libro ‘L’Italia di Dante’, edito da La Nave di Teseo, del professor Giulio Ferroni. Docente emerito alla Sapienza Università di Roma e profondo conoscitore della letteratura italiana, alla quale ha dedicato decine di opere e vari manuali, l’autore ha svolto un vero e proprio viaggio inserito nella voluminosa opera che ne è conseguita. Un autentico censimento dei luoghi danteschi menzionati nella ‘Commedia’, con le differenze ovvie dovute ai settecento anni che separano la stesura dell’opera ai tempi contemporanei, e le inaspettate somiglianze, non solo geografiche ma anche culturali. Sono emersi nel dialogo tra Giulio Ferroni e Rocco Della Corte aspetti di tipo teorico (la ‘totalità della letteratura’, il ‘ritorno a Dante’ come un ritorno al riferimento essenziale della lingua) e altri più squisitamente interni alla ‘Commedia’. Negli ultimi tempi, per esempio, è molto in voga il verso dantesco ‘Ahi serva Italia, di dolore ostello’, con i cauti raffronti fra la visione di ‘Italia’ del sommo poeta e la situazione attuale. Il professor Ferroni ha inserito nel suo libro sia la logistica che la suggestione. Particolare impatto sull’autore e del lettore hanno avuto le città di Napoli, Roma e naturalmente Firenze, vista con un’ottica completamente differente seguendo le tracce del poema. Al termine della presentazione diverse le domande arrivate in diretta, alle quali il professor Ferroni ha risposto con accuratezza e passione. Proprio l’empatia instaurata con gli ascoltatori ha reso ancor più comunicativa l’immersione nel mondo di Dante, un ‘mostro’ ineguagliabile dal quale sempre prendere esempio.
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di
Redazione
8 Febbraio 2021