La Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, fino al 9 Febbraio 2014, ospiterà la mostra di Marcel Duchamp.
A 50 anni dal suo viaggio in Italia e a 100 anni dal suo primo ready-made, la Galleria propone una mostra che ruota intorno alle opere dell’artista facenti parte del lascito di Arturo Schwarz.
La mostra, si articola per sette sale che espongono il lavoro di Duchamp in relazione agli incontri e all’attività espositiva avvenuti negli anni Sessanta in Italia.
Il ready-made, è un termine che iniziò ad essere usato in ambito artistico per classificare un’oggetto comune prefabbricato e isolato dal suo contesto funzionale, defunzionalizzato e rifunzionalizzato tramite il solo atto di selezione di un artista ad opera d’arte.
Duchamp per primo, utilizzò in ambito artistico il termine ready-made proprio per la sua opera
“Bicycle Wheel- Ruota di bicicletta”, esposta nella Galleria; egli, decise di montare una ruota di bicicletta su uno sgabello, iniziò a giocare con una bicicletta, diminuendo il significato storico che questo oggetto racchiudeva in se come emblema del Dadaismo.
La ruota di bicicletta è un paradosso logico e lo è perchè unisce il movimento alla immobilità, un prodotto industriale a uno artigianale e una forma circolare a una quadrata.
L’opera, come anche le altre, a partire dalla “Fontana” per arrivare a “L’arte non è arte”, sintetizza quella che viene considerata Arte per l’artista.
L’arte salvifica, l’arte come trasmissioni di valori, di esperienze, l’arte che rappresenta ad una prima visione il messaggio che vuole dare, cambia.
Con Duchamp, l’arte deve essere compresa,
“la storia mentale sottintesa al dipinto è in chi lo guarda, o meglio in chi lo ‘legge’ cioè sono gli spettatori che fanno il dipinto.”
L’innovazione di Duchamp è che voleva far sì che l’arte servisse i suoi scopi e aveva come scopo, l’interesse per l’idee, non soltanto i prodotti visivi, voleva riportare la pittura al servizio della mente.
La Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, celebra questo : un artista che ha scandalizzato, che è stato criticato ma che proprio attraverso la stupore, ha fatto in modo che la sua ruota di bicicletta, girasse ancora.
Box informazioni:
Da martedì a domenica, ore 10.30-19.30
La biglietteria chiude alle ore 18.45
Biglietto d’ingresso – intero 10 euro
– ridotto 8 euro
Anna Scordari