Giovedì 15 luglio in scena a Udine “Acqua di colonia” di Frosini/Timpano: il graffiante duo rilegge il colonialismo italiano
Proseguono gli appuntamenti della sesta edizione di FESTIL_Festival estivo del Litorale, l’unico festival di prosa del Friuli Venezia Giulia riconosciuto e sostenuto dal MiC, diretto da Alessandro Gilleri, Tommaso Tuzzoli, e Katja Pegan. Dopo il successo dello scorso anno con “Gli sposi”, Elvira Frosini e Daniele Timpano fanno ritorno a FESTIL giovedì 15 luglio (ore 21.00) per portare sul palco del Teatro San Giorgio a Udine “Acqua di colonia”, uno spettacolo da loro scritto, diretto e interpretato. “Acqua di colonia”, prodotto da Gli Scarti e Kataklisma teatro con il contributo produttivo di Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse e Accademia degli Artefatti, arriva a FESTIL con il sostegno del Comune di Udine e in collaborazione con Teatro Contatto Blossoms/Fioriture.
Definito dalla critica “uno degli spettacoli più intelligentemente politici degli ultimi anni”, Frosini/Timpano guarda il presente per capire il passato e spia il passato per motivare il presente, con la vena graffiante che da sempre contraddistingue il suo percorso artistico.
In “Acqua di colonia” il duo decide di far saltare a uno a uno gli stereotipi che incastrano l’individuo nella lettura dell’altro, per comprendere la xenofobia dilagante del presente attraverso la demistificazione di luoghi comuni annidati nel racconto della Storia. Una storia rimossa e negata, quella del colonialismo italiano, che dura 60 anni e inizia già nell’Ottocento, ma che nell’immaginario comune si riduce ai 5 anni dell’Impero Fascista.
«Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c’entra col presente? – domandano sarcasticamente Frosini/Timpano – Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall’Italia, l’Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell’Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro” non c’entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull’autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno». Il processo di scrittura ha visto la consulenza di Igiaba Scego. Scene e costumi sono di Alessandra Muschella e Daniela De Blasio, il disegno luci di Omar Scala.
giovedì 15 luglio, ore 21.00 | Udine, Teatro San Giorgio
Acqua di colonia
testo, regia, interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
consulenza Igiaba Scego
voce del bambino Unicef Sandro Lombardi
aiuto regia e drammaturgia Francesca Blancato
scene e costumi Alessandra Muschella e Daniela De Blasio
disegno luci Omar Scala
progetto grafico Valentina Pastorino
uno spettacolo di Frosini/Timpano
produzione Gli Scarti, Kataklisma teatro
con il contributo produttivo di Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti
Con il sostegno del Comune di Udine
Spettacolo realizzato in collaborazione fra FESTIL_Festival estivo del Litorale e Teatro Contatto Blossoms/Fioriture
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