Quale misteri nasconde l’Isola Tiberina? Ecco l’incredibile leggenda che ve la farà guardare con nuovi occhi

L’Isola Tiberina nasconde leggende inaspettate e sorprendenti. Ma ce n’è una che forse più di tutte le altre fa guardare l’isola con nuovi occhi.

Nel 290 a.C. una terribile epidemia affligge Roma. Non si riesce a trovare una cura, la popolazione è stremata. Così, un gruppo di dotti romani decide di imbarcarsi per Epidauro, in Grecia. Perché proprio lì? Perché Epidauro è la sede del tempio di Asclepio, dio della medicina e dei serpenti. I romani infatti sperano che il dio possa aiutarli. Mentre sono ad Epidauro, un serpente sale sulla loro barca. I Romani lo vedono come un segno che Asclepio li voglia aiutare. Così, tornano in fretta e furia verso Roma, col serpente a bordo.

Risalgono il Tevere e arrivano all’altezza dell’Isola Tiberina. Proprio in quel punto, il serpente esce dalla barca e striscia via, sull’isola, senza essere mai più trovato. Anche questo viene interpretato come un simbolo dell’aiuto di Asclepio. Decidono allora di erigere un tempio in onore del dio, proprio sull’Isola Tiberina. È nello stesso luogo che oggi sorge la Chiesa di San Bartolomeo all’isola, dove troviamo ancora la struttura del pozzo del tempio romano.

L’epidemia a questo punto termina miracolosamente. E in memoria della spedizione ad Epidauro i Romani trasformano l’Isola Tiberina in una gigante barca fatta di marmo e granito. È quasi impensabile immaginarla oggi, eppure qualcosa ancora resta di quella struttura antica. E questo ha a che fare con il serpente di Asclepio… Siamo infatti sicuri che non si nasconda da qualche parte nell’isola?

Basterà scendere nella parte inferiore, in direzione del Ponte Rotto, per osservare quella che un tempo era la prua della nave. Qui, un resto del fregio è sopravvissuto. E cosa potrebbe raffigurare mai? Un serpente ovviamente! Attorcigliato intorno ad un bastone: proprio come quello che Asclepio tiene in mano nelle statue che lo raffigurano. E quello stesso simbolo è stato poi utilizzato per indicare l’arte medica.

Quanta meraviglia si nasconde dietro una leggenda che ci permette di guardare la città da una prospettiva sorprendente e inaspettata?

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