Creare gioielli è un’arte raffinata, che unisce creatività e manualità nella ricerca di un’armonia preziosa. Artista poliedrica, Bari Bing ha iniziato i suoi studi artistici presso la Syracuse University sotto la guida del maestro argentiere John Marshall. Desiderosa di esplorare l’oreficeria, completa uno studio indipendente presso la Tyler School of Art con Goldsmith Stanley Lechtzin, per poi affrontare un corso di oreficeria e design di gioielli presso la Kunstgewerbeschule dell’Università di Zurigo. Dopo un apprendistato presso Peclard Jewelers a Zurigo, l’artista corona la sua formazione e viene certificata come Goldsmith.
Dopo una prima esperienza di successo, il design della collezione di anelli Eternity per i gioiellieri intagliati d’arte, Bari riesce a far spiccare il proprio talento e metterlo alla prova lavorando come gioielliera personalizzata, con risultati che non tardano ad arrivare. Vince prima la Johnson Matthey Platinum Design Competition nel 1979, poi la DeBeers Diamonds for Men Competition nel 1980. Conosciuta per i suoi design unici, Bari non si limita però alla creazione di opere d’arte da indossare. Dopo la lunga esperienza nell’ideazione di gioielli personalizzati, Bari ha aperto il suo talento al mondo dell’arte moderna, scegliendo la pittura come nuovo medium.
Ispirata dall’energia e dall’architettura di New York City e Miami, l’artista utilizza colori di prima qualità per raggiungere le fondamenta dell’espressione emotiva, della forma e dell’equilibrio. Predilige i colori primari, “la base di tutti i colori che vediamo nella natura, nell’arte e nel mondo che ci circonda…”. Tinte pure, dirette ed energetiche, esaltate dalle linee nere che le separano, veicolandone il movimento. Lo scopo non è solo trasmettere energia positiva, ma anche infondere una visione più vivace sulla durezza di questo mondo. “Solo con un approccio positivo gli orrori del mondo possono essere leniti e corretti”. Bari Bing fa sua la missione di promuovere la positività, la diversità e il rinnovamento. Elevare lo spirito dell’artista quanto dell’osservatore, apportando un cambiamento nell’anima e, di conseguenza, nella realtà.