Franscesco Ascalone e la sua visione del lusso attraverso l’Hotel Posia

In qualità di direttore generale del prestigioso hotel di lusso Posia, Francesco Ascalone ha dedicato la sua carriera ormai trentennale a trasformare gli spazi che ha gestito e le esperienze di chi li visita. Il suo percorso è contraddistinto da una grande attenzione per l’eccellenza, una profonda comprensione delle esigenze in continua evoluzione degli ospiti e un approccio che sfrutta il nuovo per portare avanti un’offerta perennemente innovativa.

Il percorso di Francesco Ascalone nell’ospitalità è iniziato molto prima di prendere le redini del Posia, in cui è arrivato circa due anni e mezzo fa. La sua carriera attraversa 3 decenni e si dirama in varie branche dell’ospitalità, ognuna delle quali ha contribuito all’approfondimento delle sue conoscenze e competenze che mette a frutto nella sua posizione attuale. Durante i primi anni della sua carriera si è dedicato a ruoli che lo hanno esposto alla complessità della gestione alberghiera, dalla supervisione delle operazioni in grandi business hotel alla gestione delle sfide legate alla trasformazione di proprietà poco performanti. Il suo percorso non è stato lineare, ma piuttosto una serie di passi calcolati, ciascuno costruito sul precedente e preparandolo alle significative responsabilità che oggi si trova a gestire.

La capacità di Francesco di adattarsi e prosperare in ambienti diversi è stata uno dei pilastri del suo successo. All’inizio della sua carriera, ha gestito diverse grandi e complesse proprietà, dove ha affinato la sua efficienza operativa e le sue capacità di pianificazione strategica. Queste esperienze gli hanno insegnato l’importanza di comprendere le esigenze uniche di ciascuna proprietà e di adattare di conseguenza il proprio approccio. È stato durante questo periodo che ha sviluppato una reputazione da grande problem solver, un manager capace di affrontare sfide difficili e trasformarle in opportunità di crescita.

Man mano che Francesco è progredito nella sua carriera, si è sentito sempre più attratto da proprietà che necessitavano di più della semplice gestione, proprietà che avevano bisogno di una trasformazione. Questo è stato il caso del Posia, una proprietà con grande potenziale ma che non era ancora riuscita a esprimere appieno. Francesco ha visto l’opportunità per applicare tutto ciò che aveva imparato nel corso della sua carriera e ha affrontato la sfida con la stessa energia e dedizione che avevano caratterizzato i suoi ruoli precedenti.

Quando Ascalone è diventato general manager, ha ereditato una proprietà con solide basi, ma che necessitava di significativi perfezionamenti per distinguersi veramente in un mercato competitivo. La visione del nuovo general manager era chiara fin dall’inizio: portare l’hotel a un livello di eccellenza che non solo soddisfacesse, ma superasse le aspettative anche degli ospiti più esigenti.

Una delle prime sfide che Francesco ha dovuto affrontare è stata la necessità di migliorare i servizi e le strutture dell’hotel per allinearli al livello di prezzo a cui era posizionato. L’hotel era un quattro stelle, ma il livello di servizio e la qualità delle dotazioni non erano all’altezza delle tariffe applicate. Ascalone ha compreso che per giustificare i prezzi premium, l’hotel doveva offrire un’esperienza davvero eccezionale. Questo ha significato migliorare gli aspetti estetici della proprietà e lavorare per raggiungere un nuovo standard di servizio che avrebbe fatto spiccare l’hotel dai suoi concorrenti.

Ascalone ha iniziato concentrandosi sulle aree più critiche: la qualità delle camere degli ospiti, l’esperienza culinaria e l’atmosfera generale dell’hotel. Le camere, sebbene confortevoli, non erano al livello di lusso che Francesco immaginava. Ha guidato un progetto di ristrutturazione completo, aggiornando tutto, dall’arredamento alla tecnologia disponibile in ogni camera. L’obiettivo era creare uno spazio in cui gli ospiti potessero sentirsi completamente a proprio agio, circondati da lusso in ogni dettaglio. L’attenzione ai dettagli era fondamentale e nessun aspetto dell’esperienza degli ospiti è stato trascurato.

Poi ci si è dovuti occupare dell’offerta culinaria, in cui Francesco ha visto un significativo margine di miglioramento. Il ristorante dell’hotel, sebbene popolare, non era all’altezza del suo potenziale come ristorante di alta cucina. Il manager ha riconosciuto l’importanza dell’eccellenza gastronomica nel definire l’esperienza degli ospiti in un hotel di lusso. Ha portato un nuovo chef capo e ha lavorato a stretto contatto con il team di cucina per ridefinire il menu, dando grande risalto a ingredienti freschi e locali e tecniche di cottura innovative. La trasformazione è stata notevole, tanto che il ristorante è diventato presto uno dei migliori della regione.

A supportarlo è subentrato l’executive chef Gabriele Castiello originario di Benevento. Castiello ha iniziato presto a fare esperienza nelle cucine italiane. Ricorda il primo stage a 16 anni nella cucina dell’Hotel Patriarca a Chianciano Terme, in cui ha trascorso tre mesi, che sono stati decisivi per avviare la sua carriera. Da lì ha fatto tantissima esperienza in Toscana, nella zona di Chiusi-Chianciano Terme, per poi arrivare anche a Borgo Egnazia.

L’anno scorso, dopo 10 anni in una struttura vicino all’Hotel Posia, attirato dal progetto, ha voluto dare il suo contributo. Si è subito trovato sulla stessa lunghezza d’onda con il general manager: entrambe vogliono che la cucina evolva continuamente. Questo possiamo vederlo dallo studio meticoloso e fino che viene fatto nella creazione di ogni piatto, non solo a livello estetico, ma anche e soprattutto nella scelta degli ingredienti e nella creazione di ogni singola ricetta.

L’obiettivo? Una cucina genuina, studiata ma adatta a tutti i palati.

Lo chef nelle sue proposte crea sempre il perfetto connubio tra la cucina tradizionale campana e quella pugliese, tanto che piatti come aragosta e burrata, sono diventate simbolo della struttura.

Come sappiamo bene, un buon pasto deve essere accompagnato da un buon bicchiere di vino e per questo al Posia è stata creata una cantina con all’interno 100 etichette scrupolosamente selezionate.

Oltre al miglioramento dell’offerta enogastronomica, Francesco ha anche lavorato per migliorare l’atmosfera generale dell’hotel. Ha compreso che il lusso non riguarda solo ciò che gli ospiti possono vedere o toccare, ma anche come si sentono. Per questo motivo ha voluto investire nella formazione del personale dell’hotel, enfatizzando l’importanza del servizio personalizzato e dell’attenzione ai dettagli. L’approccio di Francesco è stato olistico, si è assicurato che ogni interazione con gli ospiti, dal check-in al check-out, fosse caratterizzata da calore, professionalità e un autentico desiderio di superare le aspettative.

L’impatto di questi cambiamenti è stato immediato e profondo. L’hotel ha rapidamente iniziato ad attrarre una nuova clientela, che apprezzava il livello elevato di servizio e l’ambiente lussuoso.

Il successo di Francesco Ascalone come direttore generale è il risultato della sua capacità di identificare e affrontare le sfide immediate, ma anche un riflesso del suo approccio lungimirante alla gestione alberghiera. Uno degli aspetti chiave della sua leadership è il suo impegno verso l’innovazione, in particolare nelle aree che migliorano l’esperienza degli ospiti e contribuiscono alla sostenibilità a lungo termine dell’hotel.

La sostenibilità è diventata un tema centrale nel settore dell’ospitalità e Francesco è stato in prima linea nell’integrare pratiche ecologiche nelle operazioni dell’hotel. Ha ben compreso che i turisti che ricercano esperienze di lusso danno sempre più valore alla sostenibilità. Per questo motivo ha fatto della riduzione dell’impatto ambientale dell’hotel una priorità, mantenendo al contempo i più alti standard di lusso sul mercato.

L’hotel ha installato pannelli solari per generare energia rinnovabile, ha implementato tecnologie per il risparmio idrico e adottato un programma di raccolta differenziata e riuso completo

Oltre alla sostenibilità, Francesco ha anche dato priorità all’accessibilità, assicurandosi che l’hotel sia accogliente e accessibile a tutti gli ospiti, inclusi quelli con disabilità. Riconoscendo che il lusso deve essere inclusivo, ha supervisionato la riprogettazione di diverse aree all’interno dell’hotel per eliminare le barriere architettoniche. Per questo motivo sono state aggiunte rampe e ascensori, sono state allargate delle porte e ci si è assicurati che le camere degli ospiti e gli spazi pubblici fossero facilmente accessibili per chi ha difficoltà di mobilità. Il personale è stato formato per assistere gli ospiti con disabilità, così che ricevano lo stesso livello di servizio personalizzato di tutti gli altri ospiti.

Un’altra area in cui Ascalone ha dimostrato grande attenzione è l’integrazione della cultura locale nell’esperienza degli ospiti. I turisti cercano spesso esperienze autentiche, per questo motivo ha lavorato per creare un legame tra l’hotel e la comunità locale. Questo è evidente nella collezione d’arte della struttura, che presenta opere di artisti locali, e nelle offerte culinarie, che mettono in risalto la cucina regionale.

Ascalone ha una visione innovativa per ogni aspetto dell’ospitalità e questo si vede anche nel modo in cui l’hotel interagisce con i suoi ospiti prima, durante e dopo il loro soggiorno. Ha abbracciato l’uso della tecnologia per migliorare l’esperienza dei clienti, per questo ha implementato un sistema di prenotazione all’avanguardia che consente una maggiore personalizzazione.

Francesco Ascalone è anche un ottimo motivatore per il suo team. Nell’ospitalità, dove la soddisfazione degli ospiti è la misura ultima del successo, l’importanza di un personale ben formato e soddisfatto del proprio lavoro è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi. Francesco lo capisce meglio di chiunque altro e per questo ha reso una priorità creare un ambiente di lavoro in cui i membri del personale si sentano valorizzati ed incentivati a dare il massimo.

Francesco è profondamente rispettoso di ogni membro del suo team. Crede che quando i dipendenti sono felici e soddisfatti nel loro ruolo, questa positività si trasmetta naturalmente agli ospiti. A tal fine, ha implementato una serie di iniziative volte a migliorare il morale e la

soddisfazione lavorativa del personale, come programmi di formazione continua che non solo dotano il personale delle competenze necessarie per eccellere nei loro ruoli, ma offrono anche opportunità di avanzamento di carriera. Per il manager è molto importante promuovere l’avanzamento di carriera all’interno della struttura e molti degli attuali responsabili di dipartimento dell’hotel hanno iniziato in posizioni entry level.

Oltre alla formazione e allo sviluppo, Francesco pone un forte accento sulla creazione di un ambiente di lavoro di supporto. Incoraggia la comunicazione aperta e si incontra regolarmente con il personale per ascoltare le loro preoccupazioni e idee. Questo approccio inclusivo ha favorito un forte senso di squadra e lealtà tra il personale, che a sua volta ha un impatto diretto sull’esperienza degli ospiti.

Ascalone partecipa attivamente alla definizione della strategia per il futuro dell’hotel, per essere sicuro che continui a crescere e prosperare in un mercato competitivo. La sua capacità di bilanciare le esigenze a breve termine con gli obiettivi a lungo termine è una delle ragioni per cui l’hotel sta avendo così successo sotto la sua guida.

Francesco Ascalone come general manager dell’hotel Posia sta già pianificando la prossima fase di miglioramenti per l’hotel: realizzazione di nuove suite e ulteriori miglioramenti all’esperienza degli ospiti. Questi piani fanno parte del suo obiettivo più ampio di posizionare l’hotel come leader nel mercato del lusso, noto per il suo impegno verso la qualità, il servizio e la sostenibilità.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares