Qual è il miglior vino rosso dolce d’Italia?
Quello prodotto in Oltrepò Pavese dalla cantina Vanzini, a San Damiano Al Colle. Nel 2023 il Sangue di Giuda NEMO – questo il suo nome – ha ricevuto la menzione d’eccellenza da parte dell’esperto Luca Maroni e ha ormai acquisito fama internazionale.
Ma cosa contraddistingue questo vino? In primo luogo una qualità senza compromessi. Poi, un colore rosso rubino caratteristico, carico di riflessi porpora. Intenso all’olfatto, il Sangue di Giuda è in grado di offrire sensazioni vinose immediate seguite da frutti rossi, ciliegia, lampone e frutti di bosco. Dal gusto indiscutibilmente dolce e vellutato, frizzante naturale, ha inoltre un’ottima persistenza retro olfattiva.
Come racconta il produttore Antonio Vanzini, Il Sangue di Giuda è il vino che più di tutti ama bere accostato ad ogni pietanza. E forse, è proprio per questo che è così eccellente: quando si fa qualcosa che si ama, infatti, il risultato si vede. Anzi: si sente.
Ma la ricetta per la qualità non finisce qui. Alle spalle della famiglia Vanzini, infatti, ci sono anni di esperienza, tramandata di generazione in generazione. Oltre a questa, la conoscenza di un segreto: quello che lega la terra alla vite. Si tratta di un concetto determinante, che permette il raggiungimento di alti traguardi sia in termini di qualità che di genuità delle produzioni.
I territori da cui si ottengono i vini Vanzini si estendono per 33 ettari. Questi sorgono nei comuni di San Damiano al Colle, Montù Beccaria e Canneto Pavese, e sono una vera e propria garanzia. In generale, infatti, l’Oltrepò Pavese è la terza e più importante zona vinicola in Italia dopo il Piemonte e la Toscana. Si tratta di un territorio ben noto per la produzione di spumanti di qualità, di vini rossi (come i Bonarda della cantina Vanzini) e di vini rossi dolci (proprio come il Sangue di Giuda).
Ma veniamo alla produzione della cantina. Come anticipato, spiccano i vini rossi, noti a livello internazionale per la loro eleganza e complessità: fra questi il Pinot Nero, il Barbaleone e il Bonarda Vigna Guardia.
Tra i bianchi, invece, si distinguono il Pinot Nero (frizzante) e il Pinot grigio (fermo), entrambi riconosciuti per la loro eccellenza: freschi, fruttati e sorprendenti, sono un ottimo accompagnamento per qualsiasi piatto. Sempre tra i bianchi, compare anche il Pianeta Rosa “GJ504b”: un Pinot nero in purezza, sorprendente per freschezza e fruttato. Un elegante Riesling e un gradevole Moscato, infine, completano la gamma della cantina.
Per quel che riguarda gli Spumanti, invece, Pinot Nero Extra Dry – sia vinificato in bianco che Rosé – è l’eccellenza dell’azienda, ottimo nelle due versioni come aperitivo o come accompagnamento a piatti di pesce.
Ognuna delle bottiglie della Cantina racconta una vendemmia, una particolare emozione e una specifica annata; tutte, dunque, sono collegate a un ricordo, a una peculiarità del territorio e ai suoi frutti.
Forse grazie a questo attaccamento alla terra, nel corso degli anni la Cantina ha ricevuto diversi premi nazionali e internazionali, e ciò ha dato modo al brand Vanzini di crescere sempre di più. Ad esempio, oltre alla già citata menzione del 2023, nel corso del 2022 ci sono stati vari riconoscimenti da parte del Merano WineFestival (ad esempio, è stato premiato il Pinot Nero
Alla base di tale successo c’è un grandissimo impegno costante nel tempo, che da sempre contraddistingue la famiglia Vanzini. Con oltre 130 anni di lavoro in vigna e in cantina, questa
vanta un’esperienza che tra l’altro è stata abbinata alle moderne tecnologie, verso una spiccata transizione alle iniziative ecosostenibili.
Per i Vanzini la qualità è senza compromessi, e si esplicita in standard elevati e controlli che non inficiano mai la tenuità del prodotto. Inoltre, anche per gli amanti del buon bere, i prezzi sono accessibili: su tutta la produzione il rapporto qualità/prezzo è eccellente.
In definitiva, possiamo affermarlo con certezza: il vino Vanzini è una garanzia. Non a caso, nasce dalla passione.
