Pietradolce è un’azienda di stampo familiare che da circa 20 anni con amore e dedizione si dedica alla vinificazione, un progetto che prende le mosse dalla volontà di salvare e recuperare delle vigne secolari a piede franco sulle pendici dell’Etna. Una scelta importante, di valore, nella quale sin da subito la famiglia Faro ha voluto investire, puntando sulle caratterizzazioni delle singole vigne e decidendo di coltivare solo varietà autoctone quali il Neretto Mascalese ed il Carricante. Senza andare a stravolgere l’ecosistema presente, l’azienda Pietradolce, consapevole dell’importanza relativa al rispetto dell’ambiente, ha mantenuto la forma di allevamento ad alberello, tipica del paesaggio etneo, preservando le viti pre-filosseriche, con il fine di proporre vini di alta qualità, territoriali e fortemente identitari. Tutte importanti caratteristiche che hanno decretato la presenza del brand Pietradolce, tra le top 100 2023 di Wine and Spirits, una prestigiosa rivista statunitense che ogni anno premia le cento migliori aziende in tutto il mondo che si sono distinte nelle degustazioni alla cieca effettuate da esperti assaggiatori.
Un riconoscimento che palesemente dimostra quanto sia intenso il lavoro svolto dalla famiglia, che con grande sensibilità ha ridato slancio ad appezzamenti in disuso, riqualificandoli, e nello stesso tempo contribuendo con azioni concrete sostenibili, ad aiutare il pianeta.
L’azienda Pietradolce si distende su 22 ettari di proprietà, tutti con certificato biologico, dai quali vengono prodotti all’anno circa 90.000 bottiglie tra bianchi, rossi e un rosato, dei quali il 50% di questa produzione viene realizzata con le uve provenienti da Solicchiata (che significa “Spicchio di Sole”), un territorio che racchiude le caratteristiche dei due versanti etnei, quello est, piovoso ma accarezzato dalle brezze marine del Mediterraneo, e quello nord, ottimale per le maturazioni di vini rossi di grande eleganza. I terreni di questa zona sono di matrice franco-sabbiosa, che assicurano drenaggio e nello stesso tempo grande finezza aromatica.
Anche la cantina, realizzata avvalendosi di un’architettura rispettosa del paesaggio limitrofo, rispetta i principi dell’eco-sostenibilità attraverso quella che si identifica come una costruzione ipogea. Accortezze come il risparmio energetico, ottenuto attraverso la coibentazione naturale degli spazi interni, che hanno reso la struttura meno inquinante. Al suo interno la cantina è andata ricercando un connubio tra arte ed artigianalità dove roccia vulcanica, ferro, legno e terra, si mischiano, si rapportano e dialogano con le opere di artigiani locali e con artisti italiani di livello internazionale quali Alfio Bonanni e Giorgio Vigna, capaci di plasmare materiali come vetro, metalli e carta per realizzare forme naturali dagli aspetti primordiali. Un piccolo tempio della degustazione, nella quale l’arte prorompe per deliziare gli ospiti anche visivamente.
La conoscenza del territorio nelle sue notevoli sfaccettature, ha permesso di realizzare vini prodotti da singoli vigneti, dove traspare la forte identità della relazione tra vitigno e suolo vulcanico. Queste produzioni di nicchia sono la massima espressione della qualità di Pietradolce, interpretati nei vini di Contrada come Contrada Rampante e Contrada Santo Spirito o come gli iconici Sant’Andrea e Barbagalli, che sono entrati a pieno titolo tra i vini italiani più blasonati e ricercati in tutto il mondo.
Tutti vini ottenuti da vigne a piede franco con età tra i 90 e i 130 anni, che nascono dalla volontà della famiglia Faro di preservare la biodiversità del territorio circostante, da tramandare, grazie ad attente selezioni massali, di generazione in generazione.
Al fianco dei vini da singolo vigneto, troviamo inoltre l’Archineri, in versione bianco e rosso, testimoni della purezza dei vitigni autoctoni utilizzati, e la linea Pietradolce, fresca e immediata, con affinamenti effettuati in acciaio.