Raccontare di due donne straordinarie come Cristina Cattaneo e Daniela Gazzini, non è del tutto facile, perché ogni elogio è veramente nullo di fronte alla passione, all’impegno socio-etico e allo slancio innovativo che c’è dietro al loro fare ristorazione. Una ristorazione che nasce dalla merenda al parco che facevano con i loro figli, che gli ha dato l’idea di abbinare la piacevolezza del mangiare, con la possibilità di immergersi in ambienti naturali che rilassano e rendono ogni pietanza, anche la più semplice, di un gusto del tutto diverso.
Un’intuizione che gli permetterà di aprire il loro primo locale, un bistrot, all’interno di Villa Pamphilj, uno dei più grandi parchi di Roma, in cui si possono anche ordinare i cestini da pic-nic per pranzare gradevolmente sull’erba. La catena di locali che nel corso del tempo le due amiche apriranno, tutti siti a Roma, si chiamano “Vivi”, un significativo ed evocativo richiamo alla vita, a quella vita da riprendersi in quei momenti in cui ti accorgi che il correre e la frenesia non ti portano da nessuna parte, e che invece concedendoti un break in un angolo di natura, puoi riuscire veramente ad assaporare tutte le note e le fragranze del vivere.
Il Vivi Bistrot, che è da considerarsi il loro punto di partenza, che ha permesso, per la sua locazione nel parco, di dare modo alle due amiche di cimentarsi in altre iniziative che fossero di taglio collettivo, realizzando centri estivi, incontri di yoga e giornate dedicate alla “pulizia del parco”, durante le quali dipendenti e clienti si uniscono per mantenere i lori angoli di paradiso intatti e puliti.
Le due imprenditrici, fanno proprio dell’attenzione alla vita nelle sue diverse sfaccettature, il loro marchio distintivo, impegnandosi in questi anni, attraverso il food, a dimostrare quanto il loro obiettivo sia di un respiro molto più ampio e profondo. Una mission e vision che le farà Iniziare il loro percorso per superare una serie di valutazioni inerenti la trasparenza, la responsabilità sociale e la sostenibilità ambientale, che gli permetterà di entrare a far parte del ristrettissimo movimento della B Corp (benefit corporation). Un movimento globale, il cui scopo è quello di predisporre una misurazione delle performance ambientali e sociali delle aziende, uguali a quelle con cui si misurano i risultati economici delle stesse. Un impegno che punta a rispettare determinati standard per garantire un impatto positivo sui propri dipendenti, sulla società e sull’ambiente, conciliando l’economia e il profitto, con l’etica, la sostenibilità ed il benessere. E molte sono al riguardo le azioni che Cristina e Daniela si impegnano a portare avanti per fare la differenza come: ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati, utilizzare ingredienti provenienti da agricoltura bio certificata ed inserire, tra il personale di sala, ragazzi con trisomia 21 (Sindrome di Down).
Tante azioni che le hanno permesso, per la loro costanza, di aprire, sempre sotto il brand “Vivi” più locali nella capitale, nel complesso quattro: Le Serre nella Villa Blumensthil a Monte Mario, il Bistrot a Villa Pamphilj, il Bistrot a Piazza Navona ed il ristorante con vista su Piazza Venezia. Tutti incantevoli e ricercati posti nei quali si possono fare pranzi, cene, brunch aperitivi e tea time. In spazi dove il colore e l’attenzione ai particolari sanno esaltare il design, di gran gusto ed elegante nella sua estrema semplicità.