50 kids/50 camera: il mondo visto dai bambini

3giusilenttLui è inglese, lei è nordamericana: Francis e Stephanie Lane sono una coppia unita non solo nella vita ma anche nel lavoro e nella messa in pratica di una loro passione, quella della fotografia d’interesse sociale. “Silent Tapes” è un insieme di progetti non-profit le cui fotografie hanno come scopo quello di documentare la vita delle persone in diversi sobborghi del mondo e di riuscire ad ottenere fondi destinati all’aiuto di queste comunità.L’idea del multi-progetto ha avuto origine nel 2013 in Thailandia, dove i due hanno trascorso del tempo fra le periferie di Klong Toei e Bangkok in qualità di volontari di una organizzazione umanitaria. È stato allora che, grazie al guadagno ottenuto dal loro lavoro fotografico, sono riusciti ad assicurare cure basiche quotidiane per i bambini lasciati da soli. Da questa piccola, grande conquista è partita l’idea del progetto che attualmente si sta trasformando in qualcosa di molto più grande e composito.Oggi i due fotografi vogliono approfittare della visibilità che il Brasile ha ottenuto grazie ai Mondiali per mettere in luce un’altra situazione che interessa il Paese, mostrando anche una faccia della FIFA ignorata, coscientemente e non, dai più. Si stima che all’incirca 400 milioni di dollari sono stati spesi nell’ambito della riqualifica delle aree per il turismo solo a Fortaleza e che duecentomila persone sono state spostate con la forza dalle proprie case. Di fronte a questa situazione disumana ed intollerabile, i due hanno dato origine ad una campagna di crowdfunding per supportare un workshop fotografico di cinque settimane a Fortaleza, grazie al quale viene mostrato al mondo intero il modo in cui i bambini vedono la realtà circostante attraverso una macchina fotografica usa e getta. La scelta di Fortaleza non è casuale ma ha un motivo ben preciso: la città è infatti rinomata per essere la capitale del turismo sessuale con minori.In pochi giorni la campagna di crowdfunding ha raggiunto il triplo del denaro richiesto (ventimila dollari anziché ottomila) anche grazie alla popolarità del progetto acquisita sul social network Instagram (dove è possibile ricercarlo come #Silenttapes); pertanto, presto, l’intero progetto, seguito da miliardi di persone, si espanderà in tutta l’America del Sud.Il risultato finale del workshop confluirà in delle mostre a Fortaleza e New York, in un libro ed in un documentario i cui guadagni saranno interamente utilizzati per fornire aiuto ai bambini ed alle   famiglie delle varie comunità.Oltre a quello di documentare e trovare aiuti economici concreti, altro scopo della totalità di “Silent Tapes” è quello di fornire a questi bambini una speranza ed una prospettiva per il futuro, insegnando loro ad usare la propria voce e a trasformare idee ed emozioni in fotografie che riflettano una prospettiva organica, totalizzante.

 

Michela Graziosi

 

 

 

 

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