A volte capita di leggere storie così particolari che sembrano esser state progettate a tavolino per stupire il pubblico di un film o i lettori di un romanzo; accade infatti, talvolta, che da usuali esperienze nasca qualcosa di bello e duraturo, così speciale da sembrare quasi finto.
Questa è una singolare avventura incredibilmente vera e tanto bella da far sorridere e pensare che nel mondo esistono ancora sentimenti autentici. Protagonisti due individui, emblemi di generazioni lontane, almeno per quanto riguarda l’età: Diana è una 25enne portoghese, Parkie è un anziano signore americano di 85 anni.
La loro amicizia ha inizio quando Diana, giunta a Santa Barbara per un viaggio negli Stati Uniti, decide di sperimentare il couchsurfing per pernottare: sul sito (https://www.couchsurfing.org) riceve due inviti, il primo da un ragazzo di 24 anni e l’altro da un 85enne; la giovane, senza pensarci a lungo, opta per il secondo, quello che lei stessa in seguito definirà come um jovem ancião (“un giovane anziano”), in quanto avrebbe avuto di sicuro più storie da raccontare.
E così è stato: Parkie porta Diana alla scoperta di luoghi incredibili, offrendole i ricordi della sua lunga vita; fra i due si genera così un’empatia immediata e travolgente, al punto che la ragazza riesce ad intravedere in lui il nonno che non ha mai conosciuto.
Giunge inesorabile il momento della partenza e Diana decide di invitare il suo nuovo amico in Portogallo; poco tempo dopo Parkie le invia una e-mail con dei biglietti aerei ed è da qui che ha inizio la loro nuova avventura.
I due amici hanno condiviso nel mese di luglio 4 lunghe settimane alla scoperta del Portogallo da nord a sud, raccontando ogni singola tappa in un blog (estepaisnaoeparavelhos.wordpress.com) ricco di foto e impressioni di viaggio scritte a quattro mani, in portoghese ed in inglese; qui è inoltre riportata l’intera storia della loro amicizia, fin dal giorno in cui si sono conosciuti, e si trovano anche altri link interessanti, come la recente intervista fatta ai due dalla radio portoghese RTP1 (http://www.rtp.pt/noticias/index.php?article=662219&tm=8&layout=122&visual=61) o quella rilasciata a Público, il quotidiano più venduto in Portogallo (http://p3.publico.pt/vicios/em-transito/8526/um-dia-com-diana-e-parkie).
Este país não é para velhos è anche il nome della pagina Facebook che i due compagni di viaggio hanno creato, dove hanno fornito informazioni in tempo reale sulle loro tappe e richiesto sia ospitalità per la notte, a gente sconosciuta disposta ad offrire loro il proprio sofà, sia nuove compagnie per le escursioni; esta viagem é nossa e vossa (“questo viaggio è nostro e vostro”), hanno scritto Diana e Parkie, soddisfatti per l’entusiasmo della gente comune che ha seguito la loro avventura tramite il web e alle volte, quando ha potuto, si è unita fisicamente, spinta dalla curiosità e travolta dalla gioia contagiosa dei due.
Un semplice viaggio in California si è trasformato così in un’esperienza unica ed irripetibile ed ha dato vita ad una singolare, splendida avventura, arrivando ad avvicinare due persone lontane geograficamente e per l’età ma unite da un desiderio profondo di conoscere nuovi posti e di amare la gente. La storia di Diana e Parkie ci insegna che è ancora possibile, al giorno d’oggi, condividere la bellezza con gli altri e portarsi sempre dietro pezzi di mondo un po’ negli occhi, un po’ nel cuore.
Michela Graziosi