Venerdì 2 agosto 2013, a Villa Celimontana Jazz Festival , Sarah Jane Morris ha interpretato cover di Bob Dylan, Captain Beefheart, Sly and the Family Stone e Tracy Chapman., affiancata dal virtuoso della chitarra di Tony Remy.
Figura di rinomato prestigio non solo del jazz moderno Sarah si muove con disinvoltura fra rock, blues, jazz e soul con la sua voce calda e di incredibile estensione, voce che la fece notare da Annie Lennox e da Dave Stewart, durante una sua esibizione in un locale di Londra; così questi la invitarono, lei e il suo partner musicale di allora Mitch Binns, a cantare sul singolo di debutto degli Eurythmics, “Into the garden”.
Le sue collaborazioni con grandi artisti da allora saranno molteplici; diventata famosa per la sua partecipazione all’album omonimo dei Communards, nel quale duetta con Jimmy Somerville nel brano Don’t Leave Me This Way, nel 1991 ha collaborato all’opera rock The Fall of the House of Usher di Peter Hammill e Judge Smith, in Italia nel 1991, ha partecipato al Festival di Sanremo, dove ha cantato in coppia con Riccardo Cocciante Se stiamo insieme, brano vincitore di quell’edizione, mentre nell’edizione 1990, ha cantato con Riccardo Fogli il brano Ma quale amore. Solo per fare alcuni esempi.
I suoi album registrati da solista hanno ottenuto successo soprattutto in Italia e in Grecia.
Sempre in Italia, ma a Roma, nel 1992 è una delle protagoniste del concerto per la Festa della donna dell’8 marzo, dove si esibisce al fianco di Cassandra Wilson e Astrud Gilberto.
Dopo il matrimonio con il musicista (e membro dei Pogues) David Coulter, e la nascita del figlio Sarah-Jane esce dal “giro” delle major, diradando produzioni e collaborazioni (che negli anni precedenti l’avevano vista al fianco di musicisti come Peter Hammill, Matt Bianco e l’italiano Gianni Nocenzi) e bisognerà attendere altri due anni per il suo ritorno a tempo pieno sulla scena, grazie una volta ancora ai suoi “contatti” italiani: dopo una collaborazione con gli Stadio la Morris firma infatti un nuovo contratto mondiale con la bolognese Irma, che pubblica l’album FALLEN ANGEL dedicato al padre da poco scomparso.
Alla fine del 2001 Sarah-Jane produce in proprio AUGUST, una raccolta di cover realizzata a Londra in soli tre giorni. Ad inizio 2006 arriva l’album AFTER ALL THESE YEARS, cui seguono nel 2007 e nel 2008 ANGELS AT CHRISTMAS e MIGRATORY BIRDS, quest’ultimo inciso con Marc Ribot. Dopo WHERE IT HURTS? del 2010 , l’anno successivo è la volta di CELLO SONGS, lavoro registrato in Italia assieme alla Cink Cello Orchestra. Questo solo un breve ‘estratto’ della vita artistica di Sarah-Jane che cerca espressione anche nella recitazione a teatro e in televisione, nel design, nella pittura, e perfino nella sartoria artigianale.Sarah-Jane Morris, si conferma così una delle più ricche e raffinate cantanti degli ultimi anni, capace di trovare un equilibrio unico tra tradizione e nuovi territori musicali, accostando liberamente ritmi jazz, rock e africani. Uno stile sofisticato ispirato forse dal suo idolo Billie Holiday che nel tempo ha spaziato dal pop al blues, fino a raggiungere il jazz.
Ad accompagnarla Tony Remy, che vanta collaborazioni altrettanto ‘illustri’: Annie Lennox, Simply Red, US3, Matt Bianco, Courtney Pine, Jason Rebello, Julian Joseph, Freddy Hubbard, Jean Toussaint, Steve Williamson, Lonnie Liston Smith, Lenny White, Omar, Steps Ahead, Gary Barlow, Simply Red, US3, Cleveland Watkiss, Pee Wee Ellis, Ronnie Laws, Nelson Rangell, Connor Reeves, Maysa Leak, fino ad arrivare a Matt Bianco, Karen Ramirez e Sarah JAne Morris. Nel 2005 Tony registra con Herbie Hancock nel suo album “Posibilities “, collabora con ANNIE LENNOX in “LATER WITH JOOLS HOLLAND MELLOW ” e nel suo “BARE ALBUM JAPANESE IMPORT FEATURING ‘COLD’ LIVE” , poi con NOEL MCKOY in “MIND IS THE KEEPER” (1997), con MAYSA LEAK nell’album “JAZZ FUNK SCAT” e nell’album di FRANCIS LELLANNE “REPTILE”. Ad oggi ha all’attivo sette dischi da solista.
Il sound di Tony attinge evidentemente da molti stili chitarristici diversi, come John Scofield, Hiram Bullock, Mike Stern, George Benson, BB King e soprattutto Jimi Hendrix; tutti hanno contribuito a formare il suo stile ritmato, ma Jimi forse più degli altri ha lasciato il segno, facendo di Tony uno dei chitarristi più interessanti, dal jazz al soul blues.
La sua performance con Sarah-Jane Morris trasmette un’incredibile energia che sostiene e ‘amplifica’ voce della Morris creando, insieme, un’atmosfera unica e coinvolgente; il pubblico ne è estasiato fino ai brividi!