Non c’è luogo in Italia dove l’ipogeo, come a Matera, fa magia. Proprio così, qui la pietra scrive i versi di un’architettura unica in tutto il mondo per i Sassi Barisano e Caveoso. Aggrappati alla gravina, prim’ancora che scenografia ideale per il cinema, anche hollywoodiano (chi non conosce Passion di Mel Gibson!), è la perfetta scenografia della storia la quale, con chiarezza cristallina, è delineata dalla preistoria ad oggi, tra strapiombi, case grotta e chiese rupestri impreziosite da cicli di affreschi medievali che, nell’insieme, potremmo tranquillamente definire una vera e propria cappella Sistina sotterranea. Prima fra tutte la cripta del Peccato Originale (www.artezeta.it). Il 2013 per Matera è un anno importante, la città dei Sassi compie vent’anni della nomina a Patrimonio Mondiale dell’Umanità: correva l’anno 1993. E proprio qui a Matera, tra i più simbolici siti italiani dell’Unesco (in tutta la nazione ce ne sono 49), il 25 e 26 novembre, c’è stata la seconda edizione della Borsa Internazionale del Turismo Culturale (la prima lo scorso anno a Lerici, in Liguria). Incontri B2B, giornalisti, blogger, buyers provenienti da 30 paesi esteri, 120 sellers da 9 regioni italiane hanno avuto modo di conoscere, promuovere e mettere in rete – grazie al lavoro di altrettanti enti camerali – sul mercato delle vacanze, le attrazioni di Siti Unesco meno noti appartenenti alle province di Brindisi, Genova, L’Aquila, La Spezia, Matera, Perugia, Salerno, Udine, Vicenza. Imperniata attorno al progetto Mirabilia promosso, appunto, da nove Camere di Commercio, ha previsto il simposio “Turismo culturale: una risorsa economica per l’Europa”. Per lo stesso vale il virgolettato di Angelo Tortorelli, il presidente della Camera di commercio di Matera (capofila del progetto): “Investire in qualità valorizzando appieno le risorse culturali e ambientali e le peculiarità di territori che annoverano siti patrimonio dell’Unesco è l’obiettivo che nove Camere di commercio italiane hanno messo in campo lavorando con sinergia e offrendo concrete potenzialità di promozione alle economie dei territori che rappresentano”. E vale anche, e soprattutto, il logo tematico “Boarding Pass” con il quale la progettualità si fa integrata, profonda, viscerale, per favorire le reti d’impresa e le community al fine di costruire reciproche opportunità e schemi di lavoro “che rafforzino, in considerazione della crescente competizione dei paesi emergenti”, come ha detto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, “il Made in Italy – terzo brand più noto al mondo dopo Coca Cola e Visa – che, però, in chiave turistica produce solo il 9% del Prodotto Interno Lordo, a differenza della Spagna che, dallo stesso comparto, frutta il 20% ”. Il protocollo “Barding Pass” sostiene, quindi, l’essenza del turismo che, in questo specifico caso, attraverso la regia della cultura si prefigge di promuovere i siti Unesco nelle loro specificità materiale e immateriale: le emergenze architettoniche, monumentali, storiche, archeologiche, paesaggistiche, naturali e i patrimoni delle festività, le tradizioni, le tipicità artigianali e, soprattutto, quelle enogastronomiche fregiate dalla dieta mediterranea. Un lavoro incentrato sul collegamento di aree, beni culturali e ambientali accomunati da valenze storiche, artistiche ed economiche da proporre, con un’offerta diversificata e differenziata, sui mercati turistici nazionali e internazionali. Quindi, conclude Tortorelli: “Questo fare comune punta su integrazione, rete, facendo sistema. La sinergia fra attori imprenditoriali, nella cornice di una regia che vede congiuntamente Istituzioni e cittadini insieme, costituisce una grande opportunità, che ha già dato i suoi frutti come da oggi ci racconteremo, ma che merita di essere ulteriormente sostenuta e promossa. Essere collocate all’interno di siti Unesco, dal punto di vista delle camere di commercio italiane, significa quindi far comprendere ai nostri imprenditori quanto è importante la qualità, la sostenibilità, la cura del passato nella progettualità futura.” Tra gli altri interventi, moderati dal giornalista de Il Sole 24 ore Mariano Maugeri, quello del vice presidente vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella, di Rodolfo Giampieri presidente del Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio, di Paolo Odone presidente della Camera di commercio di Genova, Paolo Verri direttore del Comitato per la candidatura di Matera a capitale della cultura 2019 e un saluto del Ministro per i beni e le attività culturali Massimo Bray che auspica “nonostante il turismo costituisca una fondamentale risorsa di crescita per il Paese” un salto di qualità, fondamentale in tempo di crisi, dove non basta lo straordinario potenziale turistico italiana per “una adeguata strategia dell’offerta capace di valorrizare il nostro patrimonio a partire da quello culturale, ambientale e paesaggistico” ponendo “al centro della nostra attenzione il consumatore”.
Per saperne di più
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