Il rapporto fra il costume e la moda, le reciproche ispirazioni che legano due tra i settori di produzione creativa più importanti del nostro paese, insieme con il lavoro di nuovi creativi speciali e visionari. Per questo A.I. Artisanal Intelligence, piattaforma nata per unire arte, artigianato e moda in nome del made in Italy, ha presentato nell’ambito di Altaroma, domenica 26 gennaio presso la Sartoria Farani di Roma, “From Costume to Couture”: un’esposizione di meravigliosi abiti autentici insieme con i costumi che hanno ispirato, attraverso l’esperienza di una delle sartorie più importanti del mondo, il lavoro del couturier e del costumista, come se si specchiassero attraverso le loro creazioni messe a confronto. La Sartoria Farani possiede infatti un’importantissima collezione di abiti autentici e realizza, da più di 50 anni, i costumi per i nomi più importanti dello spettacolo come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini o Peter Brook. Nota per le sue capacità di sperimentare e di saper realizzare con ogni mezzo i sogni più visionari di registi e costumisti, in questa occasione, oltre ad esporre il dialogo fra abito e costume di scena, la sartoria ospita i lavori di giovani artisti, fashion designer e artigiani selezionati, capaci di realizzare manufatti creativi unici nei materiali e nelle tecniche: tra di loro, Fabrizio Talia di (es)* Artisanal, Silvia Massacesi, la svedese Thomasine Barnekow, Rui Duarte e l’italo- americano Luca Cruz Salvati. Luigi Piccolo, portando avanti il lavoro di Piero Farani, dirige oggi un vero e proprio laboratorio/fabbrica dove il costume si cuce e si salda, e dove i sarti sono in grado di tradurre l’immaginario di registi e costumisti inventando materiali nuovi o utilizzando tecniche artigianali di ogni tipo, capacità che si deve anche alla collezione di abiti autentici che rappresentano una vera e propria “abitoteca” che può vantare pezzi dal 1700 a oggi, divisi per aree geografiche di tutto il mondo, stili e categorie. Balmain, Dior, Schubert, Galitzine sono solo alcuni dei nomi di cui la sartoria conta le opere compiendo un lavoro unico di conservazione e archiviazione. All’interno della sartoria, in questa occasione, sono state quindi “raccontate” una storia della couture, con pezzi autentici, e una del costume, con pezzi da Oscar, realizzati per costumisti come Danilo Donati o Franca Squarciapino. A conferma del valore del progetto A.I., From Costume to Couture ospita designer internazionali entusiasti di venire a presentare il loro lavoro a Roma e, in occasione di questo dialogo tra la tradizione sartoriale romana e la nuova generazione di designer, Irene Galitzine, storica maison della capitale, ha deciso di presentare la sua nuova collezione di accessori come espressione di alto artigianato e costante ricerca, realizzata in metallo e rodoide, contemporanea e iconoclasta, preziosa e versatile.
Claudia Proietti