A cent’anni dal viaggio di Picasso in Italia, Palazzo Capodimonte a Napoli dedica un evento alla passione dell’artista spagnolo per il teatro napoletano e popolare, con uno sguardo sullo scenario del circo racchiuso in Parade, tela conservata al Centre Georges Pompidou di Parigi. Il maestoso sipario, di 17 metri di lunghezza e 10 di altezza, è eccezionalmente allestito nel Salone delle Feste dell’Appartamento Reale di Capodimonte, in occasione della mostra Picasso e Napoli: Parade, inaugurata lo scorso 8 aprile.
Non una tela qualunque, ma la più grande opera mai prodotta da Picasso, che omaggia la collaborazione con il poeta Jean Cocteau risalente al marzo ed all’aprile del 1917, in vista della realizzazione con i Balletti Russi dello spettacolo Parade. Questo il titolo del balletto poi eseguito sulla scena parigina a maggio di quell’anno, dietro soggetto dello stesso Cocteau e la musica di Erik Satie.
Il capolavoro celebra l’avventura teatrale di Picasso, coinvolto nel progetto di un balletto realistico e moderno voluto da Cocteau, in stretto contatto durante gli anni del primo conflitto mondiale con il grande animatore impresario della danza Sergej Diaghilev. Il gruppo di artisti impegnati in Parade si completa con la figura del danzatore e coreografo Léonide Massine, che partecipa con Picasso, Cocteau e Diaghilev al viaggio tra Napoli e Pompei nel 1917, esperienza cruciale per la storia del teatro contemporaneo. Il contatto con la tradizione napoletana e con l’atmosfera respirata a Pompei spiega l’importanza del topos del presepio ed i motivi del teatro popolare propri di Parade. Oggetto di raffigurazione è la “parata” di alcuni personaggi circensi, alla quale prendono parte anche i quattro artisti citati. dipinti con maschere.
A cura di Sylvain Bellenger e Luigi Gallo, la mostra deve il suo titolo alla tela di Picasso allestita nella reggia di Capodimonte, e precedentemente esposta soltanto al Brooklyn Museum (1984), al Palazzo della Gran Guardia di Verona (1990), a Palazzo Grassi di Venezia (1998) e al Centre Pompidou di Metz (2012-2013). Accanto al lavoro del padre del cubismo, le sale della sede napoletana ospitano una serie di bozzetti eseguiti per il balletto Pulcinella del 1920, portato in scena a Parigi con le musiche di Stravinsky e le coreografie di Massine, ed alcune marionette della collezione Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte. L’Antiquarium di Pompei accoglie i costumi di Parade disegnati da Picasso, posti a confronto con una raccolta di maschere africane; spazio, infine, ad una scelta di reperti archeologici dal sito, tra i quali maschere teatrali per lo più inedite (antefisse, lastre a rilievo, erme, statue).
L’evento è promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Soprintendenza di Pompei, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Teatro dell’Opera di Roma, con il contributo
della Regione Campania, ed attraverso la Fondazione regionale Donnaregina per le arti contemporanee e la società regionale Scabec, con la produzione e l’organizzazione di Electa.
L’esposizione anticipa l’iniziativa culturale internazionale “Picasso-Mediterraneo” del Musée national Picasso-Paris, in programma dalla primavera 2017 alla primavera 2019.
La mostra Picasso e Napoli: Parade sarà visitabile fino al prossimo 10 luglio 2017. Per tutte le info: http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/.
Clara Agostini