L’inverno è arrivato da tempo, ma la neve e il ghiaccio, suoi emissari, sono giunti da noi ad annunciarlo in ritardo, e con una certa timidezza, dovuta forse al fatto che non sarebbero stati benaccolti proprio da tutti. Nonostante i disagi che essi creano, sono in molti però, quando le strade si coprono di bianco, a provare un forte risveglio della immaginazione. I Paesi più freddi, infatti, celebrano la stagione invernale esaltando il suo fascino favoloso e poetico.
Ogni anno, ad esempio, fra la seconda metà di dicembre e la prima di gennaio, nelle maggiori città della Russia, si festeggia il Festival dell’Inverno. L’antica capitale, San Pietroburgo, recupera gli usi e i costumi della sua tradizione, riunendo folle di visitatori soprattutto in Piazza delle Arti, dove si organizzano vari eventi culturali e spettacoli presso i musei, i teatri e la Grande Sala Concerti della Filarmonica. In questa occasione, l’arte universale, che ha sede nel palazzo dell’Ermitage, incontra l’artigianato locale, e, per le strade, la musica e le danze popolari si fondono ai classici del balletto, mentre scatenate corse di troika (le caratteristiche carrozze o slitte trainate da tre cavalli) attraversano l’immobile purezza delle moltissime sculture di ghiaccio disseminate per la città. Alcune di esse, dedicate al film d’animazione per bambini, sono esposte presso la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo e sembrano avere il loro culmine in uno spettacolare un castello di ghiaccio alto 6 metri (la mostra, inaugurata il 26 dicembre scorso, è visitabile fino al prossimo 15 febbraio).
Anche a Mosca l’omaggio all’inverno si propone non meno entusiasmante. Nel Krasnaya Presnya Park è stata aperta un’ampia galleria, che ospita sculture di ghiaccio raffiguranti i principali personaggi e simboli della cultura russa. Ma ogni parco ha trucchi per incantare visitatori di tutte le età e provenienze: l’Izmailovo, per esempio, offre canti e balli popolari e corse di troika; e al Gorky si fa skating sul ghiaccio. Inoltre la folla dei pupazzi di neve in via Arbat attira i visitatori verso il centro della città. Tutti si lasciano coinvolgere e trascinare da un’atmosfera onirica, che nelle piazze si trasforma in una vera accensione di magia. Sulla Piazza Rossa è aperta una immensa e luminosissima pista di pattinaggio e, su quella della Rivoluzione, si ascoltano concerti di Balalaike. Qui, inoltre, tra sfilate di pellicce, si possono visitare mercatini di prodotti tipici, con scialli e valenki (stivali in feltro). L’inverno, insomma, ha una luce e un calore propri, che si rivelano appena al di là del buio e del freddo apparenti.
Giada Sbriccoli
