Da tempi relativamente recenti i Balcani, cuore pulsante dell’Europa, si sono fissati nella nostra memoria per svariati motivi. Da un lato vi sono i tristi ricordi di una guerra cruenta le cui ferite sono ancora fresche: negli anni ’90 del secolo scorso, infatti, la frantumazione della Ex-Jugoslavia fece riaffiorare gli spettri di vecchi timori. Le brutture immani di quel conflitto fratricida confinarono di fatto quella terra, patria di un mosaico di popoli, che un tempo vantava antichi splendori, coesione ed armonia, in un buco nero dell’immaginario comune, fatto di pregiudizi, paura e precarietà.Inoltre, le instabilità politiche ed i problemi che seguirono, sia economici sia sociali, determinarono un flusso notevole di persone che giunsero in Italia in cerca di aiuto e di fortuna: alcuni li accolsero con spirito caritatevole, altri gridarono al pericolo del “diverso” che minava l’integrità, i sani principi nonché gli equilibri della nostra piccola patria.Tuttavia, fortunatamente, nel tempo sono prevalsi anche e soprattutto quegli aspetti, per così dire, più piacevoli e pieni di fascino che vanno considerati in ciò che costituisce la storia e l’identità di un insieme di popoli, ossia quelli condensati in un ricco bagaglio di cultura e tradizioni al contempo seducenti e genuine.In virtù dunque della forte attrattiva che la cultura dell’Est esercita sugli europei, in Italia per la prima volta avrà uogo una bella iniziativa, ideata e promossa dall’associazione culturale “Gulasch”: “Alla festa dell’Est” è un grande manifestazione dal sapore di festa popolare che ha come obiettivo, per l’appunto, quello di promuovere e avvicinare a noi italiani le tradizioni dell’Est Europa nei suoi aspetti più vari.Unico nel suo genere in Italia, il festival proporrà svariate attività ai partecipanti, quali presentazioni di libri, laboratori per bambini, pranzi e cene a tema, concerti, mostre fotografiche ed iniziative solidali. Per undici giorni, dal 17 luglio al 27 luglio, il parco di Villa Rossi di Sestri Ponente (Genova) si trasformerà nel palcoscenico sul quale cui gli aspetti della cultura dell’Est prenderanno forma in tutta la loro diversità e bellezza e si sveleranno nei dettagli ad un pubblico non solo italiano ma anche, molto probabilmente, internazionale.La giovane associazione “Gulasch”, nata a Genova nel 2013, si impegna costantemente nella promozione della cultura dell’Est Europa attraverso la divulgazione delle sue componenti essenziali, quali la musica, il cinema, la lingua e la gastronomia, ossia tutto ciò che permette la conoscenza, la condivisione e l’arricchimento reciproco fra popolazioni differenti.Ci auguriamo che questa sia solo la prima di una lunga serie di manifestazioni al fine di promuovere la solidarietà e la comunanza dei popoli attraverso gli strumenti dell’arte e delle vecchie tradizioni.
Michela Graziosi