Alessandro Scannella. Un moderno mecenate

In via dei Coronari, proprio nel cuore di Roma, lungo il fiume, al numero 111, c’è una galleria d’arte molto particolare. Coronari 111 ArtGallery è gestita da Alessandro Scannella, un mecenate moderno che è egli stesso un artista originale. Il suo viaggio attraverso l’arte ha inizio ancora prima della sua nascita, con suo padre, Giuseppe Scannella, anch’egli artista e insegnante d’arte. Questa è talmente radicata nell’anima di Scannella, che egli ha imparato prima a disegnare che a scrivere. Fin d bambino, il suo desiderio è stato quello di essere un pittore. Il Manierismo seicentesco, da Caravaggio a Ribera ha fortemente influenzato la sua vena. Ma è sicuramente Goya che fin da piccolo ha colpito in maniera fulminante la fantasia di Alessandro. All’età di dodici anni riproduce lo spettrale Notturno con streghe, del grande pittore spagnolo. Una riproduzione eccezionale, considerata anche l’età dell’artista. Anche Van Gogh lo colpisce, per la sua vita e la sua anima. Dall’analisi delle sue opere è facile comprendere come, per Scannella, il tormento sia il vero motore dell’arte, che per lui nasce come necessità di riversare i problemi sulla tela, per esorcizzarli. Se egli dovesse dipingere un mare dunque, sarebbe in tempesta, se dovesse riprodurre un volto, sarebbe anziano e rugoso. Il suo è un totale rifiuto dell’apollineo e molto forti sono le tematiche che affronta. Sono le inquietudini di oggi. Attraverso un trattamento di sua invenzione, riesce a dare alle tele un aspetto ruvido e decadente, con numerose spaccature. Nel quadro Disperazione, per esempio, un uomo è rannicchiato in un angolo, solo e indifeso. Rappresenta il suicidio. Ancora, nell’Angelo che uccide una donna, il messaggero divino sta per trafiggere un’adultera che ha commesso peccato di carnalità. E’ forte e evidente qui la critica della religione. L’angelo ha il volto impassibile mentre compie l’atto, che è semplicemente uno dei suoi doveri. Le sue ali sono intrise di sangue grondante. La donna, per contro, ha la disperazione dipinta in faccia, al collo indossa un enorme ciondolo con un cuore d’oro che rappresenta il sentimento. Anche la difesa della donna perciò è un argomento forte della sua poetica. Un argomento che torna prepotente, straziante, terribile, nei due ritratti intitolati Stuprata e Svuotata. Opere che sono state ispirate all’artista dalla conoscenza, fin da piccolo, di Donatella Colasanti, una delle vittime della cosiddetta “strage del Circeo”. La Colasanti era vicina di casa di Scannella e amica di sua sorella; la terribile esperienza da lei vissuta ha lasciato una traccia che ritorna nei due dipinti davvero impressionanti, carichi di pathos e disperazione. Si sente, si vede, si intuisce l’originalità e la traccia di Alessandro nella sua opera. Il futuro, per lui, è fatto degli stessi elementi di cui è fatto il presente. Il suo sogno più grande è quello di continuare a dipingere, raggiungendo quel grado di serenità che, pur se non definitivo, rende liberi. Un’ immensa fortuna per lui è l’appoggio incondizionato del padre e della moglie Valeria, che l’ha sempre spinto, anche nei momenti di sfiducia e di crisi. Spesso infatti chi vive della propria passione è incompreso. Per questo è nata l’idea della galleria, che insieme ai soci, Sergio Martinolo e Sabrina Rizzo, ha allestito per dare uno spazio di espressione a quello che Scannela apprezza e che rappresenta la sua stessa vita. Come nei suoi magnifici ritratti, nei quali sa andare ben oltre le caratteristiche fisiche, sa catturare l’anima. La pittura e l’arte di Alessandro Scannella è l’espressione di emozioni estreme. In questo momento, in cui tanto di moda è la diplomazia e il politicamente corretto, una voce fuori dal coro, netta e anche sopra le righe, è una manna dal cielo.

Box informazioni:
Alessandro Scannella
Coronari 111 ArtGallery
Via dei Coronari, 111 – 00186 Roma
Tel: 06 89716552
Email: alessandro.scannella@hotmail.it
www.alessandroscannella.it
www.coronari111.it

Patrizio Pitzalis

 

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