Possiamo affermare che la musica nasce con l’uomo.
L’osservazione della natura nelle sue forme, odori, colori e sapori risulterebbe parziale se escludesse il mondo dei suoni.Si può presumere che le prime forme musicali fossero riproduzioni casuali di ritmiche ancestrali, imitazioni del battito cardiaco, della cadenza di un galoppo o della corsa, di suoni e versi animaleschi. Le fonazioni spontanee, a cadenzare monotoni lavori agrari (come i moderni gospeal o canti di lavoro), od esorcizzare paure insite in riti propiziatori o attività di caccia o guerra, erano spesse accompagnate dall’uso ritmico del battito delle mani o dei piedi e di rudimentali strumenti a percussione.Per trovare traccia di suoni organizzati ed articolati in melodia dobbiamo attendere l’evoluzione di popoli antichi, quali ebrei, egizi, sumeri o mesopotamici, ma è con l’età classica greca e romana che la musica assurge a disciplina artistica.In Grecia la musica è un’arte connessa a danza, poesia, teatro, medicina e magia. L’applicazione matematica allo studio della musica e dell’astronomia, fece comprendere a Pitagora le leggi sottese, applicate poi alla metrica poetica.Numerosi miti e divinità furono ad essa ispirati, testimonianza del valore attribuitole, anche nella sua funzione educativa.I popoli italici fecero un uso più modesto di quest’arte, relegandola a rappresentazioni sacre o popolari.La conquista greca importò nel mondo romano filosofia ed arte, ereditando il sistema musicale ed arricchendolo degli innesti locali. La semplicità e raffinatezza dell’esecuzione greca fu ampliata in grandi e variegati complessi strumentali e corali, desumendo un risultato assai più popolare ed un uso meno didattico, ma più crasso e di svago, in accompagno a spettacoli e giochi ludici.
Nella Roma imperiale confluirono e si perfezionarono tecniche e strumenti giunti da tutto il mondo conosciuto, che si affiancarono a quelli già presenti sin dalla preistoria.
La cultura multi etnica romana rappresentò il culmine finale dei mondi antichi, una sorta di orchestra ideale ove suoni etruschi, orientali, greci, galli e latini armonizzarono le sonorità mediterranee con quelle delle terre del Nord.
Anche le melodie oggi definite musica celtica e medievale, traggono origine della cultura musicale romana.