Donne, sempre loro, dimenticate, sottovalutate, accantonate che si rivelano poi, infine, le vere innovatrici e il vero motore di ogni cambiamento storico e sociale. Proprio come quelle raccontate nella mostra in programma alla galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, protagoniste della scena romana degli anni Cinquanta, pioniere dell’emancipazione femminile, sognatrici, viaggiatrici, artiste. Nelle trame culturali dell’Italia del Novecento seppero affermare con coraggio la propria indipendenza intellettuale. Artiste del Novecento tra visione e identità ebraica racconta di questa avanguardia forse un po’ dimenticata dalla storia dell’arte ma particolarmente produttiva e originale. In mostra oltre 100 opere di artiste di grande talento come Antonietta Raphaël, che con il marito Mario Mafai fondò la “Scuola Romana”, Paola Consolo, Eva Fischer, Gabriella Oreffice, Adriana Pincherle, Silvana Weiller, Corinna e Olga Modigliani, Annie e Lilly Nathan, figlie di Ernesto, Pierina Levi, Amalia Goldmann Besso, Amelia Ambron e Wanda Coen Biagini. La promozione dell’evento ha visto gli sforzi congiunti della sovrintendenza capitolina, dell’Assessorato alla Cultura e della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e il Museo Ebraico di Roma ed è stata curata da Federica Pirani, Marina Bakos e Olga Melasecchi. L’esposizione ha le sue naturali premesse nel precedente evento Ebraicità al femminile, organizzato a Padova, ma ha il merito di dare risalto oltre che alle artiste più note, anche a quelle meno famose ma importanti per la scena romana. Dipinti, sculture e ceramiche permettono di analizzare l’alto valore dei linguaggi artistici individuali e di apprezzare il nesso inestricabile tra impegno e identità ebraica, vita pubblica e privata, che caratterizza la produzione di ognuna. In esposizione anche alcuni interessanti inediti come il ritratto di Amelia Almagià Ambron, allieva di Antonio Mancini, firmato dall’amico Giacomo Balla, esposto insieme al famoso Ritratto del sindaco Nathan. Le ceramiche di Olga e i dipinti di Corinna Modigliani, cugine di Amedeo, la splendida Missione segreta, scultura in palissandro di Antonietta Raphaël, esposta nella sala tematica su questa artista insieme ad una ventina di opere, tra cui il meraviglioso bronzo La lavandaia, arricchiscono la collezione. Molto interessante anche la sala dedicata ad Adriana Pincherle, sorella di Moravia, le cui opere provengono proprio dalla Casa Museo Alberto Moravia e da collezioni private. Una vera “chicca”, poi, la sala dedicata a Paola Levi Montalcini, sorella di Rita, nelle cui opere si fondono caratteri ebraici e formule matematiche. Si tratta di figure dai connotati eterogenei e originali, ma accumunate dalla passione per il viaggio, dall’impegno sociale e dal desiderio di emancipazione, un’avanguardia insomma che va oltre l’arte e sfocia nel sociale. Davvero eccezionale.
Box informazioni:
Artiste del Novecento tra visione e identità ebraica
Roma – Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale (Via Francesco Crispi, 24)
dal 12 giugno al 5 ottobre 2014
info: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)
Patrizio Pitzalis