Dal 16 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016, il Palazzo Blu di Pisa ospita la grande mostra Toulouse-Lautrec. Luci e ombre di Montmartre, che alza ancora una volta il sipario sulla Parigi della Belle époque, capitale della modernità, avvalendosi di 180 opere di varia tecnica, in gran parte di Henri de Toulouse-Lautrec (Albi, 24/11/1864 – Saint André du Bois, 09/09/1901), uno degli artisti che più ha saputo cogliere l’anima di quel tempo in tutte le sue sfumature.
Fisicamente fragile e affetto da una malattia genetica alle ossa, il conte Henri era stato precocemente escluso dalle attività tipiche della sua classe sociale, quali la caccia e l’equitazione, e aveva incominciato a dedicarsi all’arte. Trasferitosi a Parigi aveva frequentato gli studi di maestri quali Alexandre Cabanel, Lèon Bonnat e Fernand Cormon, ma la sua immaginazione era stata attratta soprattutto dai locali notturni, i teatri, i bordelli e l’inesauribile complessità umana della “folla” dei boulevards di cui sarebbe diventato interprete e ritrattista. Non meno fruttuoso si era rivelato l’incontro con alcune personalità artistiche quali Edgar Degas, che gli aveva trasmesso, oltre alla ricerca di una forma vibrante e naturale, il gusto per l’inquadratura fotografica; o Pierre Bonnard, con cui aveva condiviso un impegno innovativo nell’ambito dell’incisione; o Vincent Van Gogh, che aveva stimolato il suo interesse per l’arte giapponese. Alcolizzato e malato di sifilide, Toulouse-Lautrec sarebbe morto giovane, a neppure trentasette anni, ma già pronto per passare alla storia dell’arte.
La mostra, patrocinata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dalla Regione Toscana e dal Comune di Pisa, è curata da Maria Teresa Benedetti, studiosa dell’arte francese dell’Ottocento ed esperta del maestro di Albi, ed è allestita nel Palazzo Blu in collaborazione con MondoMostre. Le opere, provenenti da importanti istituzioni pubbliche (fra cui il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, la Fondazione Bemberg di Tolosa, le Gallerie d’Arte Moderna di Ferrara e Milano) e da collezioni private, sono state suddivise in cinque sezioni.
Le star – Luci e colori di Montmartre introduce l’atmosfera caotica del quartiere bohémien per eccellenza. L’opera di Toulouse-Lautrec si sviluppa qui per manifesti pubblicitari come attraverso dipinti in cui appaiono i locali notturni più frequentati: primo fra tutti il Moulin Rouge. Assistiamo alla quadrille naturaliste fra La Goulue (Louise Weber) e Valentin le Désossé, ballata al canto graffiante di Yvette Guilbert e seguita dal Can-can. Era stato però alle Folies Bergère che i veli della ballerina americana Loïe Fuller, avevano avvolto l’imma-ginazione dell’artista, lasciando in lui un segno indelebile. Lo stesso aveva fatto in seguito Jane Avril al Divan Japonais o all’Hippodrome. Anche figure maschili avevano attratto la sua attenzione, come quella del cantante-attore Aristide Bruant, popolare e carismatico a un tempo, amatissimo dal pubblico dell’Ambassadeurs, dell’Eldorado, dell’Alcazar e del Mirliton.
Il teatro, l’opera e lo spettacolo d’avanguardia è la sezione dedicata agli spettacoli teatrali, che Toulouse-Lautrec rappresenta dipingendo palchi, corridoi, ridotti, e persino le loro decorazioni moderniste, in modo spazialmente “squadernato” e labirintico, riprendendo, per analogia, il movimento dei volti e dei gesti degli attori sulla scena. Il grande pubblicitario raccoglie invece la grafica realizzata per promuovere libri, riviste, opere musicali e prodotti vari, con immagini accattivanti, che rispecchiano il dinamismo della vie moderne reso con la leggerezza dell’Art Nouveau. Mentre in Maisons Closes sono esposte le 11 litografie dell’album Elles (1896), dedicate alla vita delle prostitute nei bordelli, che palesano il dialogo con Degas e con lo stile japonard prediletto da Van Gogh. Infine Nel segno. Le passioni raccoglie litografie e dipinti legati alla vita privata del pittore, alle sue ossessioni e ai suoi svaghi.
La mostra, arricchita da opere dei cosiddetti Italiens de Paris – Giovanni Boldini, Serafino Macchiati, Renato Natali, Federico Zandomeneghi –, vicini a Toulouse-Lautrec per stile e tematiche, fornisce un panorama davvero completo della vita e della cultura europee fra XIX e XX secolo.
Box informazioni:
Toulouse-Lautrec. Luci e ombre di Montmartre
(16/10/2015 – 14/02/2016)
Palazzo d’Arte e Cultura | Fondazione Palazzo Blu
Lungarno Gambacorti 9, Pisa
Lun – Ven 10:00 – 19:00
Sab – Dom 10:00 – 20:00
http://www.toulouselautrec-pisa.it/