L’amore è vita. Possibile traduzione del titolo della mostra inaugurata al Chiostro del Bramante.140 le opere – tra dipinti, disegni e stampe – donate dallo stesso Chagall all’Israel Museum di Gerusalemme che arrivano in Italia per raccontare la sua vita, l’amore e l’ebraismo nelle sottili declinazioni dell’arte.
Olii, litografie ed acquerelli caratterizzati da atmosfere fiabesche per approfondire il mondo e la vita dell’artista, che da un paesino della Russia divenne, nel 1937, cittadino francese. Dalla difficile San Pietroburgo, dominata dalla corrente del Suprematismo di Malevic, alla Francia dove si avvicinò alla Scuola di Parigi, senza però mai frane parte completamente. Il suo stile rimase unico proprio perché mix di cultura occidentale, orientale e Russa, come unica è stata la sua vita messa alla prova dal nazismo e dall’odio verso gli ebrei, Chagall riuscì sempre a trovare un miracoloso slancio poetico e creativo.La mostra percorre tutta la vita di Chagall attraverso un tesoro iconografico che ritorna in tutta la sua arte fino alle opere più mature.L’esposizione ruota intorno alle sue esperienze personali e ai temi centrali della sua poetica: la cultura ebraica, i cui simboli sono sempre presenti nei suoi quadri; l’influenza delle avanguardie francesi che seppe elaborare in maniera originale; la rappresentazione delle figure degli innamorati e della moglie Bella Rosenfeld, sempre fonte di ispirazione.La maggior parte delle opere sono in bianco e nero con visibili cancellature e modifiche attuate dall’artista in corso d’opera che rivelano incertezze e ripensamenti dell’animo umano.Nella sezione centrale, grazie ad installazioni multimediali è stato possibile dare vita ad opere che sembrano, magicamente, colorarsi riportandoci nel mondo incantato di Chagall. Attraverso altre sezioni interattive è possibile ricreare una visione personale del mondo dell’artista, dalla stanza dei colori all’atelier Mourlot a Parigi, fino a sentirsi parte integrante del dipinto La passeggiata, condividendo con i due protagonisti innamorati un volo romantico oltre il mondo terreno.L’esposizione è curata da Ronit Sorek e narra l’immagine che l’artista voleva trasmettere al mondo davanti al tema dell’olocausto: la cultura ebraica influenza profondamente e in maniera indelebile la sua arte e il significato spirituale e universale della Bibbia e della religione.In mostra sono presenti, infatti, illustrazioni della Bibbia (L’angelo caduto, 1924), la Crocifissione del 1944, il frontespizio di Le Anime morte dello scrittore russo Nikolaj Gogol e le 15 tavole ad acquaforte del 1948, le illustrazioni di La Fontaine e famose opere quali: Gli amanti 1937, Coppia di amanti e fiori 1949.La mostra è suddivisa in 8 sezioni tematiche. L’arte di Chagall è creata con il cuore, assolutamente libera e ribelle alla tradizione, anche quando i riferimenti alla cultura delle fiabe russe o a quella della religione ebraica sembrano definirne i significati. Ma lo stesso Chagall ammette:“il significato di ogni scena sfugge a chi non conosce la poetica figurativa delle sacre scritture”Chagall utilizza figure (vietate nella religione ebraica), figure volanti, fiori, animali e la natura come se fossero nati da un’unica grande mente, le mescola alla letteratura e alla sua gioia di vivere. Filosofia personale e poesia daranno la possibilità di capire il mondo senza gravità di Chagall.