La terribile crisi economica che ha investito la Grecia è stata presa centinaia di volte a paragone per descrivere i rischi che correva, nello stesso momento, l’Italia, quasi come se fosse impensabile che una naufragasse mentre l’altra restava a galla. Il 2014 sarà l’anno in cui questi due Paesi assumeranno, sei mesi ciascuno, la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea e le loro strade si incroceranno di nuovo, nella possibilità di entrare veramente, fino in fondo, in Europa cercando di riconquistare, almeno in parte, quel ruolo di leadership che un tempo ne fece le civiltà più importanti del mondo. La mostra in programma al Palazzo del Quirinale fino al 15 luglio celebra queste secolari affinità elettive, esaltando il messaggio civilizzatore di Atene e Roma all’Europa e al mondo, rappresentato dalla Grecia e dall’Italia, attraverso l’esposizione dei capolavori che più hanno descritto la storia di questi due Paesi. La mostra è a cura di Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Presidente della Repubblica Italiana ed è organizzata da Comunicare Organizzando. L’evento narra, attraverso i 25 capolavori assoluti in esposizione, quegli ideali di libertà, democrazia e culto della bellezza, che gli Antichi impressero in straordinarie opere dal fascino immortale. Quelle provenienti dalla Grecia descrivono un arco temporale lunghissimo, rappresentando oltre cinquemila anni di storia, dalle testimonianze della civiltà cicladica, minoica e micenea del III-II secolo a.C., fino ad arrivare al dipinto di El Greco risalente all’inizio XVII secolo e ai moderni Moralis e Parthenis. L’opera più antica è un’eccezionale statua di donna, che riproduce le misteriose fattezze di una fanciulla del terzo millennio a.C., proveniente dalla necropoli di Spedos nell’isola di Naxos, conservata al Museo Archeologico Nazionale di Atene e appartenente al periodo cicladico. Accanto ad essa, una meravigliosa Kore arcaica (520-510 a.C.) e la lapide dell’Atena pensosa (V secolo a.C.) provenienti dall’Acropoli. insieme ad esse, poi, una Statua bronzea di figura maschile del periodo ellenistico e altri grandi lavori del periodo bizantino. Le opere provenienti dall’Italia coprono anch’esse diversi millenni di storia, dall’anfora a staffa micenea del Museo di Taranto, risalente al 1200 a.C., ai dipinti di Giani e Cadorin del Novecento. Particolare attenzione è stata riposta nel tentativo di mettere in luce il ruolo svolto dall’Italia nella diffusione in Europa della cultura greca, analizzando come fu la civiltà romana a spargere la sapienza ellenica, la sua visione del mondo e i suoi valori. In esposizione il Vaso di Eufronio (VI secolo a.C.) dal Museo di Villa Giulia, I Tirannicidi e la Stele Borgia (II secolo d.C. e V secolo a.C.) provenienti dal Museo Nazionale Archeologico di Napoli, l’Amazzone inginocchiata del VI secolo dai Musei Capitolini, l’Acrolito Ludovisi dal Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps, Il Filosofo dal Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria e il Codice Purpureo di Rossano, eccezionale evangeliario del VI secolo d.C. Un grande evento, che celebra contemporaneamente la straordinaria tradizione storica e culturale di queste importanti nazioni e illustra il valore che ancora oggi esse possono rappresentare per tutto il mondo.
Box informazioni:
Classicità ed Europa. Il destino della Grecia e dell’Italia
Roma – Palazzo del Quirinale, Sala della Rampa e sale delle Bandiere
dal 29 marzo al 15 luglio 2014
info: www.quirinale.it
Patrizio Pitzalis