Davide Rossi.La gioia dell’impegno

mimesis-rossi-tahrir-rivoluzione-egiziana3 (1)[1] Nella Repubblica, uno dei suoi dialoghi più importanti, Platone sostiene che lo Stato perfetto è quello governato secondo principi filosofici e guidato da uomini saggi. L’idea platonica, seppur concepita in un’epoca diversa, in un ambiente politico del tutto differente e assolutamente non assimilabile a quello attuale, si basa su un principio molto semplice. Se, infatti, la politica è l’arte del pensiero e della pratica, appare chiaro che gli uomini di intelletto e di cultura siano i più adeguati a gestirla e a praticarla. In fin dei conti si tratta di fare scelte giuste al momento giusto, mantenendo un comportamento corretto e una propria onestà di pensiero. Uomini come Davide Rossi, direttore del Centro Studi Anna Seghers, può certamente rappresentare la figura del “saggio” così come la concepiva Platone. Anche se, di fatto, egli non è un politico, un mestierante come si usa dire con una parola orribile, è sicuramente qualificato a rispondere alle domande che affollano la mente dei cittadini, soggetti politici anch’essi, che stanno perdendo progressivamente la loro identità e i loro punti di riferimento, in un periodo come quello attuale, in continuo e destabilizzante mutamento. Si può ipotizzare che nelle menti dei giovani, ma anche dei meno giovani, il primo quesito al quale si cerca disperatamente di rispondere sia se l’impegno politico, un tempo così vivo e presente nella popolazione (basti pensare al Dopoguerra e in modo particolare agli anni Sessanta e Settanta), abbia ancora lo stesso significato e se le “scienze sociali” abbiano la valenza del passato. Le risultanze di questa indagine portano alla considerazione che l’impegno sia un fattore che muta con lo scorrere del tempo, influenzato dall’alternanza tra praticità e ideale, elemento assente, per esempio, nelle considerazioni platoniche. Oggi, però, tale ambivalenza non è più trascurabile e rappresenta la necessità di conservare la propria identità politica, i tratti che contraddistinguono le diverse correnti di pensiero, non rinunciando però all’azione, a modificare le cose e a cancellare le ingiustizie concretamente. Importante anche la pluralità delle voci. Come sosteneva don Milani, bisogna sempre dichiarare il proprio orientamento mostrandosi convinti e fieri delle proprie idee, ma al contempo saper ascoltare, essere aperti, perché tante sono le visioni, che nascono da punti di vista diversi e possono confluire nello stesso bacino. In quest’ottica va interpretata anche la situazione italiana, nel giudicare la quale sarebbe assai utile scegliere un punto di osservazione esterno e privilegiato come l’Europa (intesa come Comunità), che negli anni e con il mutare dei tempi, non è più un blocco unico, a livello culturale tanto quanto a livello politico-sociale. Da questo punto di vista, l’Italia ha una connotazione molto provinciale, essendo un Paese in cui non esiste il dibattito e in cui non si discute dei problemi gravi della nazione e, che piaccia o no, l’unica voce fuori dal coro è quella di Grillo e del suo movimento. Tematiche come il declino inevitabile del sistema occidentale, la necessità, in questo senso, di costruire un’identità politica forte, che sostituisca quella meramente militare, l’auspicio di un’Europa sociale dei popoli e non delle banche, l’emergenza ecologica sempre più pressante divengono sempre più importanti e, al contempo, restano ignorate dal panorama politico italiano. Coraggio delle proprie convinzioni e costanza nella loro proposizione, proprio secondo l’insegnamento di vita offerto da Anna Seghers a cui è dedicato il centro studi diretto da Rossi. La scrittrice tedesca, il cui vero nome era Netty Reiling, fu romanziera di eccezionale talento e militante comunista, che visse l’ostracismo causato dalle sue idee e l’esilio, dal quale poi rientrerà in patria, ormai divisa in due blocchi, quello occidentale e quello orientale, scegliendo quest’ultimo e cercando di promuovere i temi legati all’immaginazione unita all’impegno civile all’interno della letteratura dei Paesi socialisti. L’importanza degli ideali, così come è pienamente esplicato dalla vita di Anna Seghers, è quanto mai fondamentale al giorno d’oggi, in cui la confusione e la depressione rischiano di nascondere l’importanza della saggezza e delle idee nel cambiare il mondo.

 

Manuela Pacelli

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