Il suo nome è da secoli associato a bellezza, erotismo e sensualità, un sex symbol dell’epoca classica che ancora oggi è capace di affascinare e far discutere. “Antinoo. Un ritratto in due parti”, la mostra al Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps racconta una storia ricca di fascino legata al giovane amante dell’imperatore Adriano, che collega gli Stati Uniti alla nostra capitale: un busto in marmo lunense del II d.C. proveniente dalla Collezione Boncompagni Ludovisi e conservato a Roma, è per l’occasione accostato al frammento del viso originale che è custodito oltre oceano all’Art Institute di Chicago, facente parte della stessa opera. La scultura conservata in Italia era priva di una parte del viso e, come già notato da J.J. Winkelmann nel 1756, in un’epoca compresa tra il Cinquecento e il Seicento vi era stata aggiunta una testa ritraente appunto Antinoo, che sostituiva l’ormai perduto volto originale. Dopo secoli questo volto è stato ritrovato e le due teste del favorito di Adriano sono finalmente riunite. L’iniziativa curata da Alessandra Capodiferro, è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma e dal Museo Nazionale Romano con Electa.
C’è lo storico ricongiungimento dei due frammenti, ma anche una geniale intuizione a fare da filo conduttore a questo speciale evento, aperto al pubblico dal 15 settembre 2016 al 15 gennaio 2017. E’ l’egittologo W. Raymond Johnson, infatti, che nel 2005 suggerisce l’ipotesi che le due parti appartenessero alla medesima scultura in marmo lunense. La collaborazione di specialisti e studiosi del J. Paul Getty Museum, dell’Art Institute e dell’Università di Chicago, dopo anni di lavori, ha reso possibile l’identificazione delle due parti, confermando l’alta probabilità di questa tesi.
C’è anche una terza testa in gesso esposta a Palazzo Altemps. Un modello in scala 1:1 ricompone l’originale scultura, permettendo a esperti e curiosi di confrontare il volto originale con quello ripensato dall’ignoto restauratore rinascimentale. Osservando i marmi è impossibile non notare alcune differenze, che indicano due modi di considerare il bello, nel suo massimo ideale greco-romano: assorto, malinconico e perfetto quello rinascimentale, sensuale e con una tinta tenebrosa il viso dell’Antinoo classico.
Questa volta non c’è nessuna storia di dissotterramenti clandestini e traffici illeciti di beni culturali. Il frammento di testa ”americano” conservato a Chicago è uscito regolarmente dal nostro paese a seguito dell’acquisto avvenuto a Roma nell’aprile del 1898 e portato a termine da C. L. Hutchinson, primo presidente dell’Art Institute. Il volto era montato come fosse un altorilievo dal venditore, l’artista-antiquario A. Simonetti. Secondo il direttore di Palazzo Altemps, Alessandra Capodiferro “Per noi non ci sono dubbi”, i due frammenti sono due porzioni della stessa scultura, “Ma parte della storia è ancora da svelare”.
Roma, Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps
15 settembre 2016 – 15 gennaio 2017
Dalle 9.00 alle 19.30 – chiuso il lunedì
Biglietto: intero 7 € – ridotto 3,50 €
Per info: tel. +39 06 39967700 visite guidate www.coopculture.it
Francesco Consiglio