Lu.C.C.A Lucca Center of Contemporary Art 18 aprile – 30 agosto 2015 si terrà l’esposizione di Elliot Erwitt, la terza di una serie di mostre organizzate con l’agenzia parigina Magnum Photos, che resta tra i massimi esponenti e rappresentanti, dopo quelle di Robert Capa e Cartier-Bresson.
La mostra vuole indagare il lavoro del fotografo statunitense noto per i suoi scatti in bianco e nero che ritraggono situazioni ironiche e assurde di tutti i giorni, attraverso 136 fotografie che rappresentano una panoramica unica della storia del fotografo.
Mentori del fotografo Robert Capa, Edward Steichen e Roy Stryker la sua fotografia però ha assunto uno stile proprio, al tempo stesso intimista, ironico, sorprendente, a volte impertinente e dolcemente irriverente, sempre teoricamente impeccabile. Anche gli scatti più evocativi sono legati all’occasionalità del momento, al qui e ora di un luogo e di un tempo, al sorriso spontaneo di fronte una scena antipatica o un ossimoro visivo.
Erwitt oltre ad evere una fervida immaginazione, possiede una grande capacità di osservare le persone, gli animali, le cose, la vita attraverso ironia e disincanto, perspicacia e intelligenza, spirito ludico e raffinatezza mentale. Ne nascono scatti curiosi, divertenti, atipici e non convenzionali, composizioni strane e fuori dal comune ma senza nessuna forzatura: “Immortalo ciò che vedo. Potrei dire che è una sorta di diario dei miei ultimi sessant’anni. Alcune immagini fanno parte dei lavori che mi avevano commissionato, altre sono state scattate semplicemente perché mi piaceva fotografare”.
Viaggia molto e scatta moltissimo dando priorità al momento rubato, soggetti visti attraverso un obbiettivo imprevedibile: “le idee vengono dopo che l’immagine è stata realizzata. Credo che a maggior parte delle volte sia andata così: ho scattato delle foto in base al mio istinto e poi ho fatto delle considerazioni al riguardo”.
Elliot ci ha abituati ad osservare il quotidiano con ironia e dettagli intimi di orizzonti lontani. Spazia da istanti di gioia rubati allo specchietto di un’auto di fronte al mare, a pedalate lungo i viali della Provenza, dalle sfumature ai Sali d’argento del bianco e nero al colore.
Acuto osservatore, grande fotografo e illustre documentarista, capace di elevare lo sguardo r la visione al di sopra delle consuetudini, con prospettive che arrivano dalla strada, ad altezza marciapiede, da chihuahua con il dolce vita, barboncini curiosi o bulldog seduti sulla fusione tra due universi distanti capaci di vivere in perfetta sintonia.
“Tutte le immagini dovrebbero essere, se non perfette, per lo meno bilanciate, graficamente e geograficamente corrette. La composizione è assolutamente fondamentale e basilare per qualsiasi fotografia”