Escher a Milano, tra ricerca geometrica e rigore nella visionarietà estetica

Dopo Roma, Bologna e Treviso, è la volta della città di Milano, che a Palazzo Reale ospita una mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher, incisore e grafico olandese del Novecento.dInaugurata lo scorso 24 giugno, l’esposizione di oltre duecento opere prevede un itinerario composito, volto a ripercorrere l’evoluzione creativa dell’artista: dalla radice liberty della sua cultura figurativa, il focus passa all’amore per l’Italia ed al viaggio intrapreso a L’Alhambra e a Cordova in Spagna. Attraverso le diverse tappe illustrative, la mostra spiega l’interesse di Escher per le forme geometriche, ed apre ai termini dell’influenza esercitata sulle innovazioni tecnologiche digitali del secolo passato.

Nato a Leeuwarden nel 1898, e scomparso a Laren nel 1972, dopo una fase di formazione presso la scuola di architettura e disegno ornamentale di Haarlem, Escher è vissuto tra Roma, la Svizzera, Bruxelles, e l’Olanda, ed è stato autore di una variegata produzione artistica di xilografie, litografie, e disegni a graffio.

Lungo le sei sezioni della mostra, divise cronologicamente, sono esposti dapprima lavori ispirati a paesaggi italiani ed a strutture e motivi architettonici eseguiti fino alla fine degli anni Trenta, all’epoca del periodo trascorso tra l’Italia e la Spagna. I due paesi mediterranei giocano un ruolo fondamentale per la maturazione artistica di Escher. Il contatto con l’art Nouveau in Italia getta le basi per lo sviluppo dell’attenzione dell’artista verso la tassellazione o divisione regolare del piano. Le sperimentazioni si svolgono all’insegna di problemi spaziali e di rappresentazioni insolite e bizzarre: i paradossi geometrici e le tassellature diventano elementi del linguaggio creativo di Escher, che nelle sue opere fa combaciare ogni cosa, così che nulla risulti disegnato per caso. In Spagna, le visite a L’Alhambra e a Cordova lo portano ad arricchire il proprio stile di soluzioni decorative moresche.

Dal 1937, a seguito del trasferimento in Belgio, Escher predilige la raffigurazione di oggetti impossibili, forte anche dell’influsso di trattati scientifici. La vena creativa del grafico olandese diviene fantastica e visionaria, incentrandosi su forme geometriche basilari: ripetute in serie contigue, appaiono sostituite da figure zoomorfe sottoposte a numerose “metamorfosi”. I lavori di Escher celebrano un intreccio di illusioni ottiche, prospettive e architetture, capace di unire magistralmente scienza, natura, rigore analitico e capacità contemplativa.

‘Mano con sfera riflettente’, ‘Relatività (o Casa di scale)’, ‘Metamorfosi’ e ‘Belvedere’, figurano tra i maggiori capolavori di Escher in mostra a Palazzo Reale, nell’ambito di un progetto curato da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.

L’esposizione, promossa dal Comune di Milano – Cultura, e prodotta e organizzata da Palazzo Reale, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, si svolge in collaborazione con la Escher Foundation. Resterà aperta fino al prossimo 22 gennaio 2017. Per tutte le info: www.mostraescher.it.

Clara Agostini

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares