Convinto europeista il giornalista Roberto Ippolito che nel suo libro “Eurosprechi: tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa”edito da Chiarelettere analizza come l’Unione Europea spende i suoi(nostri) soldi.
Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano «La Stampa», Roberto Ippolito è stato direttore
comunicazione di Confindustria e direttore relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma, dove è stato anche docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo. Tra i suoi libri “Ignoranti”,”Abusivi” “Evasori” e a lui si deve una rassegna mai realizzata “Libri al centro”a Cinecittà.
Chiaro,diretto e agevolmente leggibile il libro”Eurosprechi” di Roberto Ippolito ha il grande merito di arrivare in maniera limpida a tutti i lettori e senza giri di parole o commenti in ” politichese” con dati alla mano denuncia in maniera costruttiva gli “euroerrori”.
Perché di “errori” parla la Corte dei Conti europea imputandoli in bilancio ad una percentuale del 5,4%,intesi come tutte le somme spese non in armonia con le norme europee. Una cifra che si innalza in maniera esponenziale se si aggiungono le inefficienze,le frodi e gli sprechi…un bel pacco di milioni di euro!
E quindi invece di pensare all’immigrazione,alla sicurezza e alla disoccupazione(temi che inglobano tutta l’Europa) i nostri soldi finiscono per pagare sei volte di più i tonni del Mozambico,oppure corrono su piste di motocross in Spagna invece che sui terreni agricoli oppure foraggiano oltre i preventivi per le autostrade tedesche.
Insomma tanti soldi e spesi male ma di Europa bisogna parlare e denunciare perché solo cercando di consapevolizzare il popolo e provando a risolvere i problemi possiamo pensare all’ Europa altrimenti si aumenta solo il populismo,si alimentano le fughe e altri casi Brexit.
“Eurosprechi” è un diario di bordo fatto di episodi,scorrettezze,ammanchi,benevoli pagamenti,fondi inutilizzati, soldi sprecati o male impiegati,il tutto scritto in maniera intelligente e piacevole da Roberto Ippolito,europeista convinto ma che non fa sconti e inchioda alle proprie responsabilità l’Unione Europea e i vari Stati.
Un libro al servizio dell’Europa e del cittadino che ha voglia di comprenderla!
Michela Cenci