Everybody Welcome, Everything Free

i Cavalieri di Colombo celebrano novanta anni di amicizia e collaborazione con la Capitale

I Cavalieri di Colombo sono una confraternita di mutuo soccorso fondata negli Stati Uniti nel 1882. “Uomini uniti dal desiderio di sostenersi economicamente secondo i principi e gli ideali di Cristoforo Colombo”.
I Cavalieri gestiscono cinque centri sportivi in città, e hanno contribuito ad alcuni dei restauri più importanti del Vaticano, tra cui il restauro della facciata della Basilica di S. Pietro, l’Atrio del Maderno, la cupola della cappella del Santissimo Sacramento, le grotte, le statue dei Santi Pietro e Paolo, così come molti altri progetti.
L’Ordine è stato un canale diplomatico confidenziale tra gli USA e il Vaticano, prima del formale riconoscimento diplomatico della Santa Sede e degli Stati Uniti negli anni ’80.
Inoltre, dopo la metà degli anni settanta, i Cavalieri hanno finanziato le spese satellitari per varie cerimonie pontificie , tra cui la cerimonia liturgica di Natale alla presenza del Papa.
I Cavalieri continuarono ad operare a Roma, attraverso l’apertura dei loro centri sportivi, persino dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale in cui gli Stati Uniti e Italia erano avversari e in un momento in cui il governo fascista aveva abolito le attività della gioventù cattolica.
Dopo la guerra, i Cavalieri di Colombo hanno svolto un ruolo importante di soccorso per l’Italia e il popolo italiano e rimangono per Roma a tutt’oggi, un simbolo di un saldo legame di fede e di amicizia che non poteva essere rotto dalla distanza, dalla lingua o perfino dalla guerra mondiale.
I Cavalieri vennero a Roma la prima volta nel 1918, realizzando un centro di servizio per le truppe americane che vi stazionarono nella prima guerra mondiale. Stabilirono una presenza a lungo termine nel 1920 in seguito alla richiesta ufficiale di Papa Benedetto XV, e sono rimasti in attività nella città fin da allora.
In onore dei 90 anni a Roma dei Cavalieri di Colombo, i Musei Capitolini in Campidoglio ospitano una mostra dal titolo “Tutti Benvenuti, Tutto gratis: 90 anni di amicizia tra i Cavalieri di Colombo e la città di Roma”. “Everybody welcome, everybody free” è il motto dell’Ordine.                          
L’esposizione, presentata dal sovraintendente ai Beni Culturali del comune di Roma Umberto Broccoli e dal cavaliere supremo dei ‘Cavalieri di Colombo’ Carl A. Anderson, racconta il ruolo che la confraternita ha svolto negli ambiti più diversi. In mostra ci sono foto, documenti, articoli di giornali, opere d’arte e oggetti tra cui l’inedita lettera da Papa Pio XII al Presidente Franklin Delano Roosevelt (Città del Vaticano, 30 agosto 1943), segnata come personal da Papa Pio XII al presidente degli Stati Uniti Franklin Roosevelt, in cui richiedeva che le Forze Alleate “risparmiassero le popolazioni civili innocenti” dai raid aerei a Roma. La lettera fu affidata al direttore dei “Cavalieri di Colombo” a Roma Enrico Galeazzi per consegnarla personalmente al presidente, ma quando Galeazzi arrivò negli Stati Uniti, l’Italia aveva già firmato armistizio con gli Alleati, e quindi la Germania invase Roma. La lettera non fu mai consegnata.
Un appuntamento imperdibile per chi vuole saperne di più su questa organizzazione che è da sempre una presenza importante sul territorio capitolino.

Biglietti gratuiti per la mostra (esposta dal 10 giugno al 31ottobre 2010) sono disponibili per i membri dei Cavalieri di Colombo e le loro famiglie.
I biglietti possono essere acquisiti presso l’Ufficio dei Cavalieri di Colombo a Roma.

Nicola Salerno

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