Mai nessun italiano era arrivato in semifinale nel Master 1000 di Miami ma c’è sempre una prima volta e il 29 marzo 2017 Fabio Fognini ottiene questo importante traguardo a discapito del grande campione giapponese Kei Nishikori (numero 4 nel mondo e seconda testa di serie del torneo). E’ la seconda volta che Fabio raggiunge il penultimo turno di un Master (la prima era stata a Montecarlo nel 2013 quando si scontro contro Novak Djokovic); ai tempi si giocava sulla terra ma stavolta l’obiettivo è stato ottenuto sul tanto “odiato” cemento. Una partita sulla carta alquanto sfavorevole per l’italiano poiché ha davanti un campione come Nishikori ma il tennis è un gioco imprevedibile poiché comprende diversi fattori. Il campione giapponese si presenta all’incontro con Fognini in una condizione a dir poco approssimativa poiché gioca anche con un ginocchio dolorante; ma se da una parte c’è una forma non poco favorevole dall’altra troviamo una forte tenuta mentale da parte dell’italiano che viaggia ultimamente in una condizione ottimale. Spesso è questa la chiave contro i grandi campioni tenere le condizioni mentali e fisiche di pari passo. Nishikori non trova gli angoli e commette diversi errori regalando punti al giocatore ligure, in un attimo ci troviamo già sul 4-1. Fabio paga un po’ la tensione ma non molla il primo set e lo vince con il punteggio di 6-4; il secondo set sembra la fotocopia del primo con Fognini sempre avanti e vincendo per 6-2. Una partita ch’è durata poco più di un’ora e che regala all’Italia un’importante semifinale e un già evidente risultato per il campione italiano che lo riporterà tra i primi 30 giocatori del mondo. La semifinale si svolgerà venerdì 31 marzo 2017 contro lo spagnolo Rafa Nadal (numero 7 del mondo); c’è un discreto bilancio a sfavore dell’italiano sono 3 su 7 le vittorie ottenute. Dopo un avvio di stagione piuttosto incerto e altalenante la trasferta americana (prima a Indian Wells fino al terzo turno e ora le semifinali a Miami) sta riservando a Fognini le soddisfazioni tanto sudate e meritate di anni duri e complicati. Attendiamo con pazienza cosa succederà nella prossima partita per scrivere un’altra pagina di storia.
Noemi Deroma.